REDAZIONE GROSSETO

Metello Francini e la "sua" clinica chirurgica

Martedì, 137 anni fa, nasceva un uomo il cui nome a Grosseto è sinonimo di una storica clinica: Metello Francini. Nato a Livorno il 14 luglio 1883, Metello è un giovane prodigio. Si laurea con lode a Pisa nel 1906 a soli 23 anni, e 4 anni dopo consegue la libera docenza in Clinica Chirurgica e Medicina Operatoria, il più giovane d’Italia. Nel 1911 diventa primario nell’ospedale di Fivizzano, incarico che lascia allo scoppio della Grande guerra: sarà medico militare sull’altopiano di Asiago. Tornato alla vita civile, ricopre la carica di presidente dell’Ordine dei Medici di Massa Carrara; vince molti concorsi, ma uno lo legherà per sempre alla Maremma: quello per direttore dell’ospedale di Grosseto nel 1929. Tra periodi avvincenti e altri, Metello torna a Grosseto come chirurgo primario dell’ospedale, mentre il figlio Guglielmo, anche lui medico, è direttore dell’ospedale di Scansano. Raggiunta la pensione Francini si ritira, ma non smette di lavorare e nel ’49, col collega Fosco Fiornovelli, crea una modernissima casa di cura chirurgica nell’attuale via Don Minzoni. Cinque anni più tardi, durante un congresso medico a Firenze, Francini muore d’infarto. Le sue spoglie riposano al cimitero della Misericordia e il suo nome in città resterà sempre legato alla professionalità e allo spirito di chi ha dedicato tutta l’esistenza alle vite degli altri.

Rossano Marzocchi