Inaugurato il modello della scuola "Dada" alla secondaria di primo grado "Michelangelo da Caravaggio" di Porto Ercole. Un modello organizzativo didattico-funzionale per i processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possono divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi. Questa è la novità per la scuola media portercolese, presentata ieri nella struttura di via della Sughera, con i genitori degli alunni che hanno anche potuto visitare le aule preparate dai ragazzi, già a disposizione degli insegnanti. Con il modello Dada, infatti, i ragazzi non faranno più lezione nelle loro classi come avveniva in precedenza, ma si sposteranno in base agli orari delle lezioni nelle aule di competenza dei professori. La referente dell’iniziativa, la docente Caterina Solari, ha spiegato che "la scuola guarda al futuro. Nella didattica per ambienti di apprendimento vengono valorizzati gli ambienti per una didattica innovativa per sviluppare le competenze dei ragazzi. Dada è scuola in movimento, per approfondire e ricercare. Non solo perché i ragazzi si spostano classe per classe, ma è una scuola che punta al cambiamento". "Il movimento fisico aiuta il movimento della mente, cambiare aiuta la concentrazione per le ore successive – ha sottolineato la preside Laura Valenza –. Gli insegnanti costruiscono un ambiente di apprendimento, applicare la Dada alle medie significa spingere sull’acceleratore delle responsabilità. Ringraziamo il Comune per la collaborazione". Presenti all’inaugurazione del progetto l’assessore alla pubblica istruzione Paola Pucino e l’assessore al bilancio Silvano Scotto. "L’Amministrazione è molto attenta ai bisogni della scuola – aggiunge Pucino –. La volontà è quella di creare ambienti sereni per i ragazzi, siamo sempre disponibili alle richieste che arrivano dall’istituto scolastico". La professoressa Martina Lucignani, ex alunna dell’istituto, ha aggiunto che "con il modello Dada cerchiamo di aiutare i ragazzi a scoprire il loro futuro e le loro passioni, con la consapevolezza di come si fanno certe scelte. Inoltre non stanno sei ore a fissare le stesse pareti, ma cambiano aula in base alle lezioni". L’ex alunna Federica Fiorentini ha spiegato infine quanto "lavorare e investire sul territorio sia importantissimo".
Andrea Capitani