CRISTINA RUFINI
Cronaca

Massacrò lo zio a bastonate: accertamenti sugli abiti di Orlando

Le analisi irripetibili del Ris saranno effettuate il 5 febbraio

L'arresto di Claudio Orlando

Grosseto, 28 gennaio 2016 -  I GIUDICI del tribunale del Riesame di Firenze si sono riservati di decidere sulla richiesta di scarcerazione di Claudio Orlando, 47 anni, arrestato a dicembre scorso perché accusato di avere ucciso a bastonate lo zio Antonio Tucci. Ieri il suo legale, l’avvocato Maria Pia Di Maio, ha discusso la richiesta di scarcerazione. «Ho chiesto in sostituzione – spiega l’avvocato Di Maio – che vengano applicate tutte le misure cautelari possibili, dall’obbligo di dimora al divieto di espatrio. Ma non credo ci siano i presupposti per continuare con la detenzione in carcere». Di avviso assolutamente contrario la procura che ha insistito con la custodia cautelare in carcere. A Orlando, peraltro, non avendo una dimora fissa non possono essere concessi gli arresti domiciliari.

LE INDAGINI sull’efferato delitto di Castel del Piano, comunque, non sono concluse. Il quadro probatorio, secondo quanto emerso fino a oggi è strutturato, con indizi utilissime pesanti raccolti dai carabinieri del Reparto operativo e dai colleghi della sezione di polizia giudiziaria della procura di Grosseto. Dalla presenza di Orlando nell’abitazione nel periodo in cui è stato accertato essere stato compiuto l’omicidio, il 5 dicembre scorso, alle riprese delle telecamere della stazione ferroviaria di Grosseto. Ma non solo. Gli oggetti che mancavano nell’appartamento della vittima, telefono cellulare e orologi sono stati trovati nella valigia che il nipote aveva con sé al momento dell’arresto. Tutti elementi utilissimi alle indagini, mancherebbe però qualcosa che leghi il nipote al momento preciso in cui Tucci è stato ucciso mentre si trovava seduto al tavolo di cucina. Per questo il 5 febbraio prossimo sarà compiuto un accertamento irripetibile d’indagine sui vestiti di Orlando, per capire se ci siano rimaste tracce di sostanza ematica della zio, considerando che la cucina, la stanza dove Tucci è stato assassinato, era intrisa di sangue. Impossibile che l’assassino non si sia macchiato. Ma è altresì probabile che dopo l’omicidio Orlando, se colpevole, si sia sbarazzato dei vestiti indossati al momento del delitto. Saranno i militari del Ris di Roma ha eseguire l’accertamento in sede di incidente probatorio e a sciogliere questo dubbio.