Come uno schiavo: moglie e figlio lo picchiano. Lo tenevano senza cibo

Orrore in una casa nel Grossetano: un 70enne costretto anche a dormire in auto. Denunciati per maltrattamenti in famiglia. Lei aveva già una condanna

Carabinieri

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Grosseto, 6 maggio 2023 – Doveva pulire la casa, risparmiare al massimo per fare la spesa e dormire nella sua auto. Poi veniva picchiato ogni giorno con il manico della scopa, preso a ciabattate in faccia e anche a calci e pugni. L’orrore in un appartamento in un paese delle colline maremmane lo stava vivendo un anziano: denunciati per maltrattamenti in famiglia sono stati la moglie di 64 anni e il figlio di 21 anni nei confronti del padre. Il Giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna ha ordinato alla donna e al figlio di lasciare la casa e di restare ad una distanza di almeno 100 metri dalla vittima. I due, difesi dai legali Galli e Galletti, sono accusati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e per aver ridotto l’anziano ad una sorta di schiavitù.

Ad accorgersi di quello che stava accadendo in quella casa è stata una vicina che ha dato l’allarme, qualche settimana fa, ai carabinieri. Coordinati dal Pm Giampaolo Melchionna, i militari hanno ricostruito la vicenda, anche grazie all’aiuto di altre testimonianze. Che raccontavano di botte e urla quotidiane. L’uomo non ha mai voluto sporgere denuncia e tutte le volte che i carabinieri gli chiedevano da dove provenivano quei lividi, sosteneva di essersi fatto male in casa. Tutti però sapevano quello che accedeva all’uomo: anche gli addetti del supermercato dove andava a fare la spesa, hanno raccontato che l’anziano implorava anche piccoli sconti per non sforare il budget che la moglie gli aveva dato. Se spendeva di più, infatti, a casa erano botte. In qualche occasione aveva anche minacciato di uccidersi per far finire questa situazione. Spesso inoltre l’anziano era costretto a dormire in auto, con il cane nel bagagliaio. Una volta con un solo giubbotto indossato, nonostante un freddo pungente.

Nella ricostruzione dei carabinieri è anche emerso che in casa, oltre alle percosse, l’uomo doveva mangiare il minimo indispensabile per vivere. "Stai attento a quello che mangi - gli dicevano moglie e figlio - ti giuro che non sai quello che ti succede" e poi "siediti di là che puzzi di marcio". Ma l’uomo ha sempre avuto un atteggiamento condiscendente. I carabinieri hanno registrato quello che accadeva dentro l’appartamento. I carabinieri hanno notificato il provvedimento a moglie e figlio. La donna, tra l’altro, era già stata condannata a un anno, 9 mesi e 10 giorni di reclusione per gli stessi reati.