Truffatori in agguato, Confartigianato Imprese mette in guardia: “Attenti a quella email”

L’allarme: “Sta circolando in Rete una richiesta di denaro da parte di un presunto ufficio Brevetti e Marchi”

Emiliano Calchetti (Confartigianato Imprese Grosseto)

Emiliano Calchetti (Confartigianato Imprese Grosseto)

Grosseto, 11 aprile 2024 – Confartigianato Imprese Grosseto mette in guardia le proprie aziende associate dalle false email che stanno circolando in questi giorni. Il messaggio proveniente da una fittizia "Direzione Generale per la Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi" e richiede il versamento di circa 1.700 euro un conto corrente di una banca polacca, e si tratta evidentemente di una truffa.

“Quando ricevete richieste di pagamento non usuali, come in questo caso – sottolinea Emiliano Calchetti, responsabile categorie di Confartigianato Imprese Grosseto – anche se alcuni dati possono sembrare esatti in quanto attinti da pubblici registri o altre fonti di libera consultazione, fate sempre molta attenzione ad alcuni elementi".

Gli elementi in questione sono:

1) La chiarezza e la correttezza del testo, la presenza di errori di ortografia/grammaticali o altri elementi che inducano a pensare a traduzioni automatiche.

2) Il metodo di comunicazione, che di solito è un’email semplice oppure si tratta di una posta ordinaria, e non una pec o una raccomandata;

3) Il metodo di pagamento richiesto, che generalmente è un bonifico bancario e non il classico F24 o F23, o i bollettini postali intestati all’Agenzia delle Entrate, oppure il pagamento Cbill o Pagopa.

"Se anche uno solo di questi elementi vi sembra sospetto – conclude Emiliano Calchetti – fate sempre una verifica chiamando i nostri uffici! E ricordate che i codici Iban possono facilmente essere verificati on line attraverso dei portali dedicati, che consentono la decodifica del codice e visualizzano il nome della banca, la sede e lo sportello a cui si riferisce".