Lupo scuoiato e appeso. Prosegue il processo a Fais. Sentiti i testimoni dell’accusa

Alcuni agricoltori sono stati ascoltati dal giudice Stramenga sul periodo del ritrovamento. Altri hanno sostenuto che c’era una taglia sull’animale. Discordanza sugli assalti.

Prosegue il processo per Salvatore Fais, il 34enne agricoltore maremmano che è accusato di aver ucciso, scuoiato e appeso un lupo su un cartello stradale, in una rotatoria alle porte di Monterotondo Marittimo. Aveva apposto anche un cartello con scritto "No all’abbattimento, sì alla prevenzione". Fu scoperto perchè lasciò impronte digitali sul cartello appeso. Ieri in tribunale a Grosseto sono stati sentiti i testimoni che erano stati convocati dal Pm, ovvero agricoltori della zona, che in qualche modo avevano avuto a che fare con Fais. Il legale Carlo Valle, che difende Salvatore Fais, ha chiesto ancora una volta il proscioglimento per l’impossibilità di procedere in due processi diversi per lo stesso reato. Istanza rigettata ancora una volta dal giudice Andrea Stramenga. L’accusa sostiene che il proscioglimento non è attuabile: l’allevatore ha pagato la multa per la violazione di una legge regionale di 700 euro, mentre quella stabilita dal codice penale, per quanto riguarda l’uccisione di un animale è di 6.000 euro. Una somma quindi che non serve per il proscioglimento dell’imputato. Uno dei testimoni ha raccontato, che nel periodo in cui fu ritrovata la carcassa, il suo cane era rimasto impigliato in un laccio che fu teso non si sa da chi. Addirittura alcuni testimoni hanno detto che in quel periodo, nella zona tra Monterondo e Suvereto, c’era anche una ricompensa a chi avesse portato la testa del lupo che stava facendo danni alle greggi della zona. Dichiarazioni che sono state lette dal procuratore Bonasera, che sta portando avanti l’accusa. Altri pastori che hanno lasciato delle testimonianze, hanno raccontato invece che nella zona non c’erano attacchi di lupo, con una frequenza molto minore. Molti testimoni, ascoltati anche dai carabinieri, sostengono che invece fossero concentrati nei periodi antecedenti e successivi dal ritrovamento del lupo scuoiato. Il processo dunque va avanti.