NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Lotta agli accorpamenti: "Dimensionamento?. Scuole a rischio. Regole da cambiare"

Preoccupazione per le conseguenze attese nel nostro territorio. Russo (Cgil): "Ora ruolo decisivo da parte della Regione, vediamo". Balocchi: "Santa Fiora ha una situazione particolarmente critica".

Il dimensionamento scolastico introdotto dal Governo con la Legge di Bilancio fa molto discutere i territori dell’intera provincia. Nella sola Toscana le nuove regole comporteranno un taglio complessivo di 24 autonomie scolastiche in tre anni. Attualmente gli Istituti in tutta la regione sono 470, il prossimo anno dovranno diventare 455 ed entro il 2027 scendere 446. Numeri che minacciano la "sopravvivenza" di alcuni istituti anche in Maremma.

A Grosseto il rischio è di avere istituti con un elevato numero di iscritti. A fronte di queste proiezioni le Regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia, si erano opposte facendo ricorso al Tar e alla Corte costituzionale. Ma i ricorsi sono stati rigettati.

"Fino ad ieri gli istituti per avere un’autonomia dovevano avere 600 alunni che diventano 400 per le aree interne – spiega Cristoforo Russo, alla guida di Cgil Scuola –. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha voluto un cambio di normativa alzando la media regionale tra 900 e 1000 alunni, ovviamente tenendo poi presente di una serie di parametri. Con questi nuovi numeri molti istituti della nostra provincia rischiano di perdere l’autonomia. Adesso i criteri di accorpamento saranno definiti dalla Regione".

Entro lunedì è prevista una delibera regionale che dovrebbe definire proprio i criteri di accorpamento.

"Se si ragiona solo sul numero degli alunni si rischia molto – dice Russo –. Se invece verranno introdotti dei correttivi allora potremmo trovarci in una situazione migliore".

Cgil insieme alle altre organizzazioni sindacali e alla Provincia di Grosseto, nella figura del suo presidente Francesco Limatola, sono a lavoro da almeno un anno con l’obiettivo di produrre numeri e dati da trasferire alle istituzioni superiori.

"Questa del Governo è una misura per fare cassa sulla scuola – sostiene Russo –. O si decide di investire sul sistema scuola o tante aree interne della nostra provincia rischieranno di perdere plessi".

Intanto le voci dei territori si iniziano a sentire. Santa Fiora prende posizione in difesa della scuola pubblica come presidio delle aree interne: su proposta dei consiglieri di maggioranza Beatrice Forteschi, Monica Fanciulli e Francesco Biondi, il Consiglio comunale di Santa Fiora ha approvato una mozione contro il dimensionamento scolastico. Santa Fiora si trova in una posizione particolarmente critica, avendo una reggenza in deroga, ed è pertanto una delle realtà più a rischio di accorpamento.

"Ci rivolgiamo alla Regione Toscana ed alla Provincia di Grosseto affinché – dice il sindaco Federico Balocchi – dovendo attuare la decisione sbagliata del Governo, tutelino le istituzioni scolastiche delle aree montane, soprattutto periferiche, come la nostra".