
Lo yogurt bianco più buono d’Italia
Lo yogurt bianco di pecora più buono d’Italia è made in Maremma. A produrlo è la piccola azienda agrocasearia di Paola Loi, che a Magliano, insieme al marito Francesco e ai figli Letizia e Gabriele, produce veri e propri gioielli caseari. I suoi formaggi, freschi e stagionati, sono l’eredità di una stirpe di custodi di greggi sardi ed insieme segreti, passione, spirito di sacrificio e resilienza.
Non a caso le pecore mangiano solo fieno e mangimi naturali auto prodotti in azienda, ed il latte, munto a mano, viene subito lavorato e trasformato in pecorino, ravaggiolo, ricotta e robiole.
Ma questa volta è stato lo yogurt naturale bianco a premiare i suoi sacrifici con la vittoria ad Agri yogurt, il concorso riservato a yogurt agricoli di latte di vacca, di capra, di bufala, di pecora patrocinato dal ministero dell’Agricoltura. E’ il secondo premio importante che l’azienda riceve dopo il Tuscany Food Award 2017.
"Dedico questo riconoscimento a mio padre Giuseppe che è venuto a mancare cinque anni fa e che, insieme a mio nonno, mi ha trasmesso l’amore per questo antico mestiere – racconta Paola –. Per la nostra famiglia, che vive di pastorizia e di vendita diretta, è una bella soddisfazione che ci ripaga di tanto lavoro e ci rende molto orgogliosi".
Sul palco di Verona Fiere, dove si è celebrata la premiazione, Paola Loi ha visto riavvolgersi la pellicola della sua vita. L’infanzia trascorsa ad seguire le orme del padre, il passaggio di testimone e poi la scelta recente di produrre e trasformare direttamente in azienda il latte appena munto delle sue pecore e non conferirlo più. "Abbiamo deciso di decidere da soli il nostro futuro. E’ la scelta che ha cambiato la nostra prospettiva e che oggi ci assicura un giusto reddito e da valore ai nostri prodotti perché è il consumatore il primo a riconoscerlo. – spiega ancora Paola Loi –. Lavoriamo il latte a mano, come si faceva una volta".
Paola Loi fa parte del Coordinamento Donne Impresa Coldiretti, ha sposato il progetto di Campagna Amica di Coldiretti ormai da quasi dieci anni portando i suoi prodotti caseari sui banchi del mercato contadino di Roccastrada, nella sede provinciale di Coldiretti. "Vendiamo direttamente ai consumatori, il famoso km zero, senza alcuna intermediazione. C’è famigliarità con i clienti che sanno cosa mangiano. Noi siamo la loro garanzia: è questa la chiave del successo dei mercati di Campagna Amica. Ci mettiamo la faccia. – spiega ancora Paola –. La filiera corta è un altro elemento importante per la sostenibilità di un’impresa e la sua sopravvivenza in tempi duri come questi dove il giusto prezzo non è sempre riconosciuto. Per lo meno ora siamo padroni del nostro destino".