Latte Maremma e Granarolo: "Garanzie ai produttori e sicurezza ai dipendenti"

Gianpiero Calzolari è molto soddisfatto per l’accordo raggiunto fra le due realtà "Il calo delle vendite del prodotto in bottiglia causa difficoltà oggettive alle aziende piccole".

Latte Maremma e Granarolo: "Garanzie ai produttori e sicurezza ai dipendenti"

Latte Maremma e Granarolo: "Garanzie ai produttori e sicurezza ai dipendenti"

A proposito dell’accordo raggiunto con Latte Maremma, Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo, si dice soddisfatto.

"La vera scommessa – commenta in prima battuta Calzolari – è la sinergia tra mondo Granarolo e la gamma di Latte Maremma". Tra le due realtà, cioè quella maremmana e il colosso bolognese, è stato stabilito un contratto di affitto di ramo d’azienda. La Maremma 1961 Srl (società partecipata al 100% di Granarolo) ha affittato per sei anni il ramo d’azienda relativo alla produzione e commercializzazione di latte del Consorzio Produttori Latte Maremma. La priorità per Calzolari è una: "Vogliamo garantire agli allevatori il ritiro del latte – dice – e altrettanto importante è preservare la reputazione del marchio".

Insomma per Granarolo (1617 milioni di euro di fatturato e 500 allevatori in 11 regioni italiane) il tema vero è recuperare i volumi di latte persi negli anni e dunque riuscire a invertire la rotta: "Dobbiamo dare una dimensione produttiva che rimetta in equilibrio Latte Maremma e rassicurare i dipendenti".

L’attività relativa alla raccolta e conferimento di latte resterà di competenza del Consorzio Produttori Latte Maremma, che si occuperà di fornire il latte a "Maremma 1961" e che assicurerà, sempre a marchio Latte Maremma, la medesima territorialità e qualità dei prodotti.

"Il brand Latte Maremma ha un’ottima reputazione – prosegue il patron di Granarolo –, il limite di queste aziende piccole è però oggettivo, cioè il sottodimensionamento. Oggi il latte in bottiglia è in forte contrazione e per un marchio come Latte Maremma vuol dire molto. Poi c’è un altro limite ed è geografico. La Maremma come territorio è fantastico ma vive in un isolamento che pesa significativamente alle aziende. Noi il 40% di fatturato lo facciamo all’estero, siamo andati a cercare mercati disponibili oltre i confini nazionali. L’opportunità che diamo agli allevatori di Latte Maremma è di andare oltre i mercati tradizionali. Quindi partiamo per garantire il ritiro del latte e poi metteremo a punto idee più strategiche".

I numeri di Granarolo sono una garanzia per la cooperativa maremmana. Sono 76 i Paesi del mondo in cui Granarolo group è presente, 40 i milioni di consumatori, 2529 dipendenti, 9 stabilimenti all’estero e 14 in Italia, uno di questi è in Toscana, in provincia di Pisa. "Quindi – conclude Calzolari – è un’operazione che facciamo con l’entusiasmo che ci caratterizza. Latte Maremma è un presidio cooperativo importante".