
Il sogno e la realtà. Ieri in via Genova, nella sala conferenze di Toscano Alta Sartoria si è tornati a sognare l’ ‘Area punto Zero’, ovvero la riqualificazione di tutto il comparto industriale che costeggia la Senese, dall’ex Mabro in poi. Un progetto futuristico per Grosseto, ma che in altre parti d’Europa è già oggi normale quotidianità.
Aree produttive, anche manifatturiere, immerse nel verde e circondate da servizi per la socialità: asili aziendali, spazi fitness, punti ricreativi. Un sogno presentato nel dettaglio circa un anno fa dalla delegazione grossetana di Confindustria e dalle aziende che si sono già insediate in via Genova e da quelle che vi si insidieranno presto, a cominciare da Rrd, Noxerior, Eurovinil, Elmu, Tecnoseal, la stessa Rrd e ovviamente i padroni di casa, "Toscano", hanno organizzato un convegno per fare il punto sullo stato di attuazione del progetto. Perché sognare è bello, ma poi ci si scontra con la realtà.
E quella di via Genova – urbanisticamente parlando – non è proprio il massimo. Per questo gli imprenditori coinvolti hanno voluto confrontarsi con il Comune attraverso questo incontro pubblico.
Per la Giunta Vivarelli Colonna hanno partecipato Fabrizio Rossi, vice sindaco e assessore all’Urbanistica, e Bruno Ceccherini, assessore comunale allo Sviluppo economico. Nel programma era stato segnalato anche l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi, il quale, però, per un improvviso impegno non è potuto essere presente. Ma è con lui che dovranno essere comunque affrontati i problemi da rimuovere per trasformare il sogno in realtà, fra i quali la questione della sicurezza legata alla viabilità, essenzialmente dovuta alla mancanza di una rotatoria in grado di portare elevati volumi di traffico dentro via Genova senza rischiare ogni volta pericolosi – e costosi – incidenti.
Oltre a "Toscano", in quest’area produttiva della città ci sono aziende che sono leader mondiali nel proprio settore di riferimento. Tecnoseal – giusto per fare un esempio – è numero uno al mondo nella produzione di anodi sacrificali per la produzione catodica nella nautica da diporto. Riceve tre mega Tir di materie prime al mese e fa partire due o tre mega Tir a settimana di prodotti finiti. L’intersezione a ‘T’ di via Genova su via Senese non è proprio il massimo per questi movimenti. E tra un anno e mezzo in via Genova arriveranno anche Amazon (il 13 di questo mese l’assessore Ceccherini incontrerà i vertici del colosso) e Rrd. Il sogno di un’area industriale innovativa resta in piedi, ma prima bisogna passare dalla realtà della rotatoria. Rossi e Ceccherini hanno assicurato il massimo impegno del Comune.
Andrea Fabbri