PINO DI BLASIO
Cronaca

L’arcivescovo vende la colonia per 3 milioni

Firmato il contratto di cessione della Stella Maris a Follonica: come anticipato da La Nazione a febbraio, a comprarla è la Impredil

di Pino Di Blasio

La Nazione aveva parlato il 21 febbraio di una trattativa all’ultimo miglio. Ora quel miglio è stato percorso e ieri l’arcivescovo Paolo Augusto Lojudice ha firmato il compromesso per cedere la Colonia Stella Maris a Follonica. Al momento della firma ci sarebbero state anche battute sulla prossima nomina a Cardinale di monsignor Lojudice e la conferma che lui intende restare a Siena.

Nessuna notizia ufficiale, né da parte del compratore, né dalla parte dell’Arcidiocesi di Siena, proprietaria della colonia assieme all’Istituto per il Sostentamento del Clero. La Colonia Stella Maris a Follonica, una grande struttura immobiliare che avrebbe bisogno di una ristrutturazione profonda, un tempo colonia marina dove hanno passato le vacanze generazioni di bambini senesi e grossetani, negli ultimi anni casa per ferie gestita dal Centro Italiano femminile dell’Arcidiocesi senese, ora ha cambiato proprietario.

Era un bene appetibile, immobili che si trovano al centro di un grande parco, una pineta di proprietà esclusiva, con un pezzetto di spiaggia in concessione proprio di fronte alla struttura. L’immobile principale è su 3 piani, risale agli anni ’50 e ha una superficie di 3.300 metri quadrati, 8.500 metri cubi stando alle mappe catastali. Per due terzi è nel Comune di Follonica, per un terzo in quello di Scarlino, divisione che ha complicato non poco le trattative.

La Stella Maris era in vendita da almeno una dozzina d’anni ed è passata anche attraverso un affare sfumato in dirittura d’arrivo. La diocesi di Siena comprò la colonia marina nel 1999 dalla Regione, in gara pubblica. Da colonia per ragazzi diventò centro di vacanze per anziani e famiglie. Imprese edili, imprenditori del turismo e gestori di villaggi vacanze hanno bussato alla porta dell’arcivescovo di Siena per iniziare una trattativa d’acquisto. Attratti anche dal fatto che i due Comuni di Follonica e Scarlino hanno previsto nei regolamenti urbanistici la destinazione turistico-ricettiva e la possibilità di demolire la struttura attuale e ricostruirla ex novo, guadagnando un migliaio di metri quadri giocando sulle altezze dei piani. Nel 2011 la vendita sembrava fatta: una società di Piedimonte Matese offrì 5 milioni di euro per la Stella Maris e firmò anche il compromesso. Ma al momento del rogito, si tirò indietro.

Stavolta l’acquirente indicato da La Nazione a febbraio, l’Impredil di Alberto Cornacchini, ha firmato il contratto. Pagando un prezzo di poco inferiore ai 3 milioni di euro, accollandosi anche i 900mila euro di costi di demolizione. L’idea dell’Impredil è trasformarla in albergo con 70 camere e 42 appartamenti turistici, da vendere con la formula del ’condo-hotel’.