
Alghe sulla riva della Laguna di Orbetello
Orbetello (Grosseto), 22 maggio 2025 – È il Tar della Toscana a dover stabilire se la laguna di Orbetello debba essere considerata un bene appartenente al demanio marittimo e, di conseguenza, se la sua gestione e manutenzione debbano rientrare tra le competenze anche dello Stato. Lo ha stabilito il Tar del Lazio con un’ordinanza che rimette la decisione ai giudici amministrativi toscani, accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Toscana su una questione che da anni coinvolge enti e istituzioni.
Tutto ha inizio nel gennaio 2014, quando la Regione si oppose a una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze che sollecitava la firma di un accordo per la gestione del “sistema integrato” della laguna di Orbetello. Secondo la Regione, si tratta di un ecosistema delicato e vulnerabile che ha bisogno di interventi costanti e coordinati per mantenere un equilibrio ambientale accettabile.
Non a caso, ricorda lo stesso Tar nell’ordinanza, la laguna è stata oggetto fin dal 1993 di importanti interventi di risanamento. Nel 2002, proprio a causa del grave deterioramento ambientale, fu dichiarato lo stato di emergenza per l’aumento dei processi eutrofici (cioè la proliferazione eccessiva di alghe e microorganismi che danneggiano l’ecosistema). Lo stato di emergenza venne prorogato più volte, fino al 30 settembre 2012. Al termine di questo periodo, fu il capo dipartimento della Protezione Civile a indicare la Regione Toscana come soggetto responsabile del coordinamento degli interventi successivi.
Ma la Regione, consapevole del fatto che la gestione ordinaria avesse portato in passato a un progressivo peggioramento della situazione, propose al Ministero la stipula di un accordo per stabilire in modo chiaro e condiviso le responsabilità nella gestione del sistema lagunare. Una proposta che però non fu accolta dal Ministero. Da qui il ricorso e la nuova decisione, ora nelle mani del Tar della Toscana.