REDAZIONE GROSSETO

"La Regione deve aiutare l’istituto Fossombroni"

Il neo consigliere regionale. Andrea Ulmi chiederà. più spazi per la scuola

Hanno forse toccato un nervo scoperto dell’amministrazione provinciale quelle poche parole della preside dell’istituto Fossombroni con la quale la stessa Francesca Dini (nella foto), replicando a una polemica dei Cobas, aveva detto di aver "sempre chiesto spazi in più alle amministrazioni locali" ma che nonostante questo, quest’anno non le erano stati concessi. Prima il presidente della Provincia, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e poi il neo consigliere regionale della Lega, Andrea Ulmi, si sono sentiti tirati in ballo tanto da aver sentito la necessità di rispondere alla dirigente scolastica. "Leggo con stupore le dichiarazioni della dirigente scolastica Francesca Dini – scrive Vivarelli Colonna – ma non per questo viene meno lo spirito di collaborazione con una persona che ho incontrato in più occasioni e con la quale ho instaurato un dialogo costante. Nel corso della conferenza dei servizi che si è svolta il 6 luglio scorso – spiega il presidente della Provincia – la preside Dini ci ha detto di aver investito sulla didattica a distanza integrata, che consentiva ai suoi studenti di seguire le lezioni per metà a casa e per metà in aula, a rotazione. Dopodiché non abbiamo ricevuto richieste scritte di aule in più. Del resto per il Fossombroni questa amministrazione ha fatto e sta facendo molto e continuerà a fare tutto ciò che è possibile così come avviene per tutte le altre scuole". Andrea Ulmi, invece, raccoglie le istanze della dirigente scolastica Dini e si prende l’impegno di portarle in Regione.

"L’appello della Preside dell’Istituto ‘Fossombroni’ ad avere più aule deve essere raccolto e in Regione mi farò promotore per avere maggiori aiuti per l’ampliamento delle scuole e per l’adeguamento degli spazi" dice Ulmi che sostiene la preside anche riguardo alla Ddi, didatticaa distanza integrata, contestata dai Cobas. "Non posso che sostenere la preside Dini che, in un momento di emergenza,si sta avvalendo, almeno in parte, delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie" dice Ulmi.