Nella sanità delle tre province di Arezzo, Siena e Grosseto occorrono assunzioni, il clima interno agli ospedali deve migliorare, serve più sicurezza e maggiori riconoscimenti professionali ai professionisti sanitari. È quanto chiede la Fp Cgil dell’Area vasta all’Asl Toscana sud est e sollecita la dirigenza dell’azienda sanitaria a sottoscrivere un accordo di programma che si concentri proprio sui temi sopra elencati. Su questo tema interviene anche Roberto Carletti, segretario generale Fp Cgil Grosseto. "Scorrendo le varie mansioni all’interno dell’ospedale, possiamo evidenziare che, rispetto a quello che è il piano assunzioni, di infermieri ne mancano circa 105-110 in tutta la Asl Sud-est – commenta – . La maggior parte manca per coprire postazioni di emergenza e urgenza. Sono servizi nati sostanzialmente da poco e necessitano di una serie di assunzioni dedicate, in buona parte si sta utilizzando l’istituto delle prestazioni aggiuntive per coprire la carenza. Ma è una soluzione di emergenza. Questa carenza di infermieri si somma inevitabilmente a quelle carenze fisiologiche che ha un’azienda di grandi dimensioni come la Asl sud-est. Parlo di assenze legate a malattie, malattie lunghe, maternità, alle 104. Questo è generalmente anche il periodo dedicato alle ferie, e recentemente abbiamo avuto un esempio pratico di quanto tali carenze inficino sull’efficienza delle strutture". Non solo infermieri, altre importanti carenze riguardano gli Oss. "Che potrebbero dare – prosegue Carletti – un contributo importante, e un sollievo alle attività infermieristiche. Spesso gli Oss mancano e si ricorre agli infermieri per sostituire queste figure. È un anno e mezzo che gli Oss non vengono assunti. Di queste figure professionali ne mancano circa 100".
Deficit di personale anche per tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia, qui il problema come spiega Carletti c’è un altro problema: "C’è difficoltà di reperirli sul mercato". L’Asl sud est sta cercando anche una serie di interinali da assumere ma è difficile anche trovarli così. Anche per il personale medico i problemi seri sono in emergenza urgenza. Dove c’è una fuga costante. Ci sono soluzioni? Per Carletti: "Sicuramente incide il dato economico – spiega –. La retribuzione maggiore sicuramente aiuta, ne discutiamo da tempo, ma la soluzione non può essere però quella della detassazione portata avanti dal governo. C’è un problema di responsabilità e qualità del lavoro". Tornando all’accordo di programma per la Cgil è fondamentale: "Mettere al centro le persone con le loro aspirazioni, fragilità e bisogni senza farli sentire dei semplici numeri – dicono dal sindacato –. Occorre maggiore attenzione agli ambienti di lavoro, agli strumenti in dotazione e alle modalità di svolgimento delle prestazioni". Infine il sindacato ribadisce: "Impegnarsi – concludono da Fp Cigil – a utilizzare eventuali risorse aggiuntive della Regione per dare incentivi a settori che risultano ad oggi privi di qualsiasi indennità come, ma non solo, le aree mediche".