La chirurgia robotica di Grosseto modello internazionale per innovazione e valorizzazione dello staff sanitario

Il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro: “Un vanto per il nostro ospedale e per l’intera regione, visti anche i riconoscimenti internazionali che ha saputo conquistare nel corso degli ultimi 20 anni"

Il direttore Chirurgia generale e d'urgenza dell’ospedale di Grosseto, Andrea Coratti

Il direttore Chirurgia generale e d'urgenza dell’ospedale di Grosseto, Andrea Coratti

Grosseto, 11 giugno 2024 – Da Grosseto a Portsmouth, passando per Bruxelles. L’esempio dell’eccellenza della chirurgia robotica del ‘Misericordia’ della città maremmana ha letteralmente fatto il giro d’Europa negli ultimi giorni, grazie ad una serie di convegni e progetti.

Ecco che il direttore Chirurgia generale e d'urgenza dell’ospedale di Grosseto, Andrea Coratti, è stato impegnato come docente in Inghilterra per un corso specialistico di chirurgia robotica dell’apparato digerente superiore. Il corso si è tenuto all’Università di Portsmouth, il centro di ‘training’ robotico più importante del Regno unito. Sempre il docente dell’ospedale di Grosseto è stato invitato al ‘Sacro cuore don Calabri’ di Verona per un congresso nazionale su Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche, chimiche, fisiche e dei dispositivi medici.

“Quelli di Verona e Portsmouth sono stati due eventi estremamente interessanti - dice Coratti -. Il primo è stato un confronto sull’attuale innovazione tecnologica in ambito medico, sull’evoluzione futura e sull’impatto dell’intelligenza artificiale. Il corso di chirurgia robotica in Inghilterra è stata un’eccellente occasione di crescita reciproca, con stimoli utili anche per i percorsi formativi della nostra scuola. Oltretutto, diversi studenti hanno chiesto di poter venire a Grosseto per vedere quello che noi facciamo: questo conferma l’importante ruolo della chirurgia robotica grossetana sul piano internazionale”.

Non ha dubbi il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro: “La chirurgia robotica rappresenta un vanto per il nostro ospedale e per l’intera regione, visti anche i riconoscimenti internazionali che ha saputo conquistare nel corso degli ultimi 20 anni".

Spazio poi ad uno scambio fra professionisti sanitari dedicato al management che si è svolto in Portogallo. E anche in questo caso gli investimenti nelle tecnologie e nella formazione dei professionisti di Chirurgia robotica di Grosseto sono stati presi a modello come punti di riferimento europeo. Ad illustrare i progetti è stata Susana Correia, professionista portoghese partecipante al progetto ‘Hope’ nelle strutture dell’Azienda Usl toscana sud est. Tra i presenti, anche Sandro Limaj, medico specializzando in Salute pubblica della direzione sanitaria aziendale.