
Francesco Cutolo, laureato in Scienze storiche all’Università di Firenze, è. assegnista di ricerca del Prin Glocal Spanish Influenza all’Università di Firenze
Dopo l’incontro dedicato al tema razzismi con Simone Duranti, il ciclo di presentazioni ’Parlare al Presente continua oggi alle 18 nella sede dell’Isgrec con un dialogo dedicato ai nazionalismi: sarà presentato il volume di Francesco Cutolo dedicato alla costruzione dell’immagine del nemico in Italia durante la Prima guerra mondiale (’Uomini come noi’. Il nemico nelle scritture dei soldati italiani, 1915-1918), in dialogo con Stefano Campagna (Università di Parma).
"Lo studio di Francesco Cutolo – spiegano gli organizzatori dell’incontro – si snoda attraverso un corpus di testimonianze scritte di combattenti della Grande guerra (memorie, lettere e diari) delineando il rapporto tra i soldati italiani e la figura del nemico, considerandolo nelle sue diverse declinazioni: la violenza, l’odio, la solidarietà, la fraternizzazione".
Il titolo del volume riprende le parole con le quali l’ufficiale Emilio Lussu, in ’Un anno sull’Altipiano’, descrive gli occupanti della trincea nemica, da lui scrutata in lontananza: "Uomini e soldati come noi, fatti come noi, in uniforme come noi". Un tema cruciale, quello della ’costruzione’ della figura del nemico, per comprendere l’esperienza bellica, gli atteggiamenti dei soldati verso il conflitto, le pratiche della lotta di trincea, le dinamiche di adesione alla guerra e i processi di mobilitazione culturale in chiave nazionalista.
Francesco Cutolo, laureato in Scienze storiche all’Università di Firenze, dottore di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è attualmente assegnista di ricerca del Prin Glocal Spanish Influenza all’Università degli Studi di Firenze. I suoi interessi di ricerca di concentrano sulla storia sociale, culturale e militare del primo Novecento, con particolare interesse per la Prima guerra mondiale e la pandemia di influenza spagnola, e lo studio delle scritture popolari. Ha preso in esame questioni come i processi di mobilitazione culturale, le pratiche e le forme del combattimento, le mentalità e i comportamenti popolari. Dal 2024 è direttore della rivista ’Farestoria. Società e storia pubblica’. È consigliere e ricercatore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia.