“Travolto, ucciso a 21 anni e lasciato in strada. Caccia all’auto pirata”

I familiari lanciano un appello a eventuali testimoni

Un'ambulanza e un'auto medica (foto di repertorio)

Un'ambulanza e un'auto medica (foto di repertorio)

Porto Ercole (Grosseto), 12 aprile 2023 – Non sarebbe rimasto vittima di un «normale» incidente stradale ma di un «investimento pirata» Abdel Jabber Mahmud Fernández, 21enne di origini venezuelane residente da qualche anno a Porto Ercole, deceduto all'alba del giorno di Pasqua sulla provinciale 2 Orbetellana, all'Argentario.

Lo sostengono gli avvocati dello studio 3A-Valore a cui si sono affidati i familiari della vittima, che lanciano «un appello ad eventuali testimoni di riferire ogni notizia utile».

«Il 21enne stava rincasando con un amico da una serata passata in una discoteca della zona, in sella ad un motorino, che peraltro apparteneva a un terzo giovane - si ricostruisce in una nota dello studio 3A-Valore -: i suoi familiari dubitano anche che fosse lui alla guida. Da quello che è stato ricostruito, a causa di una perdita di controllo dello scooter, i due ragazzi, all'altezza del bivio della Feniglia, sono caduti sulla strada. Ma mentre l'amico ha avuto la fortuna di finire sul ciglio destro, Abdel Jabber è rovinato proprio in mezzo alla carreggiata, ed è stato travolto da una vettura che sopraggiungeva a forte velocità e il cui conducente, oltre a non aver nemmeno abbozzato un tentativo di frenata, non si è neppure fermato a prestare soccorso».

L'automobilista, si legge ancora, «sarebbe andato così veloce che il giovane sopravvissuto, che ha riferito questa dinamica dei fatti ai congiunti della vittima, avrebbe fatto a tempo solo a scorgere il colore scuro del veicolo. La vettura con quattro giovani a bordo che invece si sono fermati e hanno soccorso il giovane, arrivata subito dopo avrebbe infatti colpito soltanto il motorino, mentre il 21enne era già esanime sull'asfalto dopo l'impatto con il primo veicolo.

Impossibile che il guidatore di quest'ultimo mezzo non si sia accorto dell'urto». Studio 3A «metterà a disposizione tutti i suoi esperti come consulenti di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili che disporrà la procura di Grosseto», «avvalendosi anche delle numerose telecamere di video sorveglianza della zona».