Incidente mortale Rinviato a giudizio il conducente del suv

Nello schianto sulla strada del Cipressino perse la vita un giovane motociclista. L’automobilista è accusato di omicidio stradale, la famiglia chiede giustizia.

Incidente mortale  Rinviato a giudizio  il conducente del suv

Incidente mortale Rinviato a giudizio il conducente del suv

Ha travolto e ucciso un motociclista di 31 anni, con un sorpasso e altre violazioni al codice della strada "enormi e gravi", com’è emerso dall’inchiesta, ma ora dovrà risponderne penalmente. Nulla potrà riportare indietro il compianto Leonardo Lorenzoni, il giovane di Abbadia San Salvatore rimasto vittima di un terribile incidente il 6 giugno 2022 sulla Provinciale 64 del Cipressino, nel comune di Castel del Piano, ma i suoi familiari, assistiti da Studio3A, potranno rendergli almeno un po’ di giustizia. Il pm Giampaolo Melchionna, titolare del relativo procedimento penale per omicidio stradale, a conclusione delle indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio per il conducente del suv, iscritto da subito nel registro degli indagati, che, nel superare a elevata velocità un veicolo che lo precedeva, ha totalmente invaso la corsia opposta dove sopraggiungeva la moto della vittima, centrandola in pieno con conseguenze terribili: si tratta di un uomo di cinquant’anni, di Santa Fiora. Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale di Grosseto Marco Mezzaluna, ha dunque fissato per il 22 giugno l’udienza preliminare del processo.

L’incidente è stato ricostruito da Andrea Guidetti, il consulente tecnico d’ufficio cui il pm ha affidato una perizia cinematica per stabilirne dinamica, cause e responsabilità. Alle operazioni peritali ha partecipato e dato il suo contributo anche Gianluca Penta quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A. L’imputato percorreva la Sp 64 in direzione Castel del Piano–Grosseto su una Jeep Compass: al bivio per Sant’Angelo Scalo e Montalcino, pur trovandosi di fronte a una curva a sinistra, l’automobilista ha completamente invaso l’opposta corsia di marcia per sorpassare alcuni mezzi che lo precedevano. Nel punto d’urto infatti vigeva il limite di 70 kmh ma fino a 15 metri prima, nella direzione da cui proveniva la Jeep, proprio in virtù della complessità "viaria" di quel tratto caratterizzato da intersezioni, il limite era ridotto a 30 kmh a fronte degli 87 kmh a cui viaggiava. L’impatto con il motociclista, che veniva in direzione opposta, fu tremendo. L’automobilista ha solo tentato di frenare e per il 31enne non ci fu nulla da fare. Di qui la richiesta di processo per l’imputato accusato di omicidio stradale.