Il parto in era Covid: incontri formativi Asl

L’azienda promuove una serie di appuntamenti, in presenza e on-line, per tranquillizzare i genitori sul tema della sicurezza

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Tornare a ristabilire un contatto con le famiglie, rassicurare e informare le future mamme, riallacciare il filo assistenziale alla maternità, interrotto nei mesi scorsi dall’emergenza Covid, ancora in atto. Sono questi gli obiettivi del nuovo servizio ’Partorirai con...’ attivato dai neonatologi e dalle ostetriche dell’ospedale Misericordia di Grosseto, che prevede una serie di incontri tra questi professionisti e le coppie ’in attesa’.

Anche nell’ambito del percorso maternità, le restrizioni agli accessi e le comprensibili preoccupazioni di recarsi negli ospedali hanno determinato inevitabilmente un certo distacco, anche fisico, delle madri e delle coppie dalla struttura dedicata all’assistenza al parto. Questo di conseguenza ha portato a una maggiore difficoltà a recepire informazioni utili, rendendo le donne in gravidanza più insicure e preoccupate. Ad alimentare i timori sull’esperienza del parto, ha contribuito parallelamente la diffusione di informazioni non sempre corrette sulla relazione Covid e perinatalità.

La presa d’atto di questo contesto da parte dei professionisti li ha motivati a dare vita al progetto come soluzione per ristabilire un contatto con il punto nascita. L’iniziativa consiste nell’organizzazioen di incontri online con le coppie che aspettano un bambino, durante i quali il personale del Misericordia illustra tutte le modalità di accoglienza dell’ospedale le strutture con le quali la neomamma interagirà durante la sue giornate di ricovero. "Le donne venivano a partorire con un carico di ansia amplificato dalla paura della solitudine, del contagio, della conduzione del parto, e un’esperienza bellissima come la natalità veniva minata da queste ansie e paure immotivate – spiega Susanna Falorni, direttore Area pediatrica del Misericordia - Il parto è tutt’altro che un atto medico fine a se stesso, si tratta di un momento unico nella vita delle persone, in cui viene al mondo un bambino e contemporaneamente nasce una famiglia. Sicurezza, naturalità e rispetto delle esigenze materne sono senza dubbio i cardini condivisi dal team ostetrico-neonatologico. In attesa di riprendere al più presto ad incontrarci di persona, continueremo a tendere la mano seppur virtualmente alle nostre neonmamme".

Poco dopo l’inizio dell’emergenza Covid, in Ostetricia e ginecologia e in Neonatololgia sono stati istituiti e garantiti percorsi diversificati e sicuri per madri Covid positive, al fine di azzerare il rischio di contagio. La qualità dell’assistenza è rimasta la stessa e l’attenzione maggiore ha salvaguardato l’unione madre-neonato anche in caso di positività della partoriente.

Al Misericordia, dunque, non solo si può partorire in maniera sicura, ma anche l’integrità dell’unione familiare è garantita. I padri, infatti, possono continuare ad assistere le compagne partorienti sia in fase di travaglio sia in fase di parto. Stessa cosa vale per 1 accompagnatore (qualora il padre del bimbo fosse impossibilitato). La chiave di volta che permette questa assistenza è i tampone. L’accompagnatore, infatti, deve sottoporsi a tampone e il risultato deve essere ovviamente negativo. Anche dopo il parto, al babbo del neonato o all’accompagnatore è cosentito di assistere la neo-mamma in stanza nella fascia oraria 17-20.30. "Grazie agli incontri promossi dall’Asl abbiamo vissuto con grande serenità e gioia la nascita di nostro figlio Gino" dicono Candida e Tommaso, genitori da appena un mese.