
Il nuovo Marraccini. Ecco le sei idee di percorso partecipato. Ora via al progetto
Quattro mesi di lavoro, workshop e incontri che hanno visto la partecipazione attiva dei cittadini, che hanno giocato un ruolo cruciale nella ridefinizione di un progetto di riqualificazione urbana. Presentati ieri pomeriggio in una sala del Consiglio comunale gremita i risultati del processo partecipativo, curato dalla cooperativa "Le Vie", per l’ex Cinema Marraccini, finanziato e promosso dall’Autorità regionale per la garanzia e promozione della partecipazione della Regione Toscana. La struttura, da poco riqualificata, è, al momento, un contenitore vuoto che va riempito. Ben 87 le candidature pervenute da parte di persone fisiche e giuridiche della provincia. Di queste, 50 sono state selezionate dalla commissione giudicatrice e hanno partecipato a laboratori di analisi del contesto urbano, dei bisogni della città e degli stakeholders, intesi come target e realtà coinvolgibili nel progetto e nelle future idee. A questa ha fatto seguito una seconda selezione che ha individuato 30 soggetti. Durante i workshop ogni ambito ha lavorato sulla selezione dell’idea da sviluppare, aggiungendo particolari e dettagli per migliorarla. L’utilizzo di metodi innovativi ha permesso di studiare come convalidare l’idea e capire a chi indirizzarla in modo da comprendere i bisogni degli utenti interessati e migliorarla, utilizzando questionari e interviste per raccogliere dati importanti. La fine di questo percorso sono le idee-progetto che sono arrivate alla fase finale del percorso partecipativo, ognuna delle quali cerca di rispondere a un bisogno concreto della città. Nel nuovo Marraccini ci sarà una zona dedicata all’aggregazione: uno spazio dove le persone potranno incontrarsi e sviluppare idee e progetti con sale adatte a riunioni e incontri "immersivi". Ci sarà anche un posto dedicato ai giovani: un luogo sicuro dove i giovani possano trovare stimoli per lo sviluppo della loro formazione e crescita, potendo disporre anche di uno spazio tecnologico. Non mancheranno i laboratori: un centro dove poter svolgere diverse tipologie di laboratori per bambini, adolescenti e adulti e che possa contenere anche esempi concreti di realtà virtuose della città sviluppati in ottica multimediale. Il nuovo contesto ospiterà anche uno spazio "produzione", che sarà messo a disposizione per la produzione di opere culturali con l’opportunità di ospitare residenze artistiche anche di più giorni. Infine un’area di "spettacolo", innovativa, dove poter far esibire artisti emergenti e non, principalmente locali, con un piccolo punto ristoro e infine una zona riservata alla "tecnologia", un planetario con spazi di coworking e aule tecnologiche con strumentazioni per sviluppare progetti innovativi. Fino giovedì 30 la cittadinanza può raccogliere idee e commenti allo scopo di aiutare l’Amministrazione comunale nella successiva sintesi dei progetti e nella decisione finale sul da farsi.
Matteo Alfieri