Grosseto, 26 maggio 2023 – Il cadavere non si trova, ma le ricerche proseguono. Anzi si intensificano. Anche ieri mattina i carabinieri della Procura di Grosseto sono tornati in quel piccolo lembo di terra che costeggia via Giordania, nella zona artigianale nord della città, e hanno continuato a scavare.
Questa volta anche in un campo attiguo al terreno dove Michele Rossi, da tutti conosciuto come "Ape", abita nel suo camper. L’uomo è accusato dal sostituto procuratore Valeria Lazzarini di distruzione o occultamento di cadavere.
Nessuno ancora ha capito di che cadavere (se mai ce ne fosse uno) si tratti. Non ci sono denunce di persone scomparse, non ci sono state risse o colluttazioni nella zona. Tutto è nato pare, anche se gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, da una "soffiata" effettuata da una persona che avrebbe confermato quello che i carabinieri sospettano da tempo: ovvero un omicidio e un uomo sotterrato da qualche parte in quella zona.
Due, intanto, le perizie affidate agli esperti, quella fissata per martedì sulla porzione di osso ritrovata durante le ricerche e quella – decisa ieri – che sarà affidata lunedì prossimo: un geologo infatti analizzerà le zolle prelevate durante la perquisizione di ieri mattina. È stata sequestrata anche una pala, spezzata in tre parti perché travolta da un trattore mentre stava facendo i "sondaggi".
Ricerche che si sono poi spostate in un campo attiguo, sempre nella zona di via Giordania. Un terreno che è stato fatto ripulire dalla Procura: gli uomini del Comune infatti hanno tagliato l’erba altissima per permettere alle unità cinofile di fare il loro controllo. E su segnalazione dei cani, infatti, è stata prelevata una porzione di terreno e preso alcune misure dal punto di prelievo. Tutto era iniziato venerdì scorso, quando i carabinieri, con un mandato di perquisizione, avevano perlustrato l’area, tra la ferrovia e la strada, dove vive Michele Rossi. Una perquisizione in due tempi, con cani, un escavatore dell’Esercito e un elicottero che ha sorvolato l’area. L’avvocato Giovanni Livio Sammatrice, che assiste Rossi, ha anche chiesto al Pm che il proprio assistito venga sentito al più presto. Per il momento però ancora non si sa la data dell’interrogatorio a cui vuole essere sottoposto lo stesso indagato. Che si professa estraneo ad ogni accusa fin dal primo giorno.