"Il cielo è di tutti" Un progetto di inclusione per la povertà minorile

Sabato al Casello Idraulico si presenta l’idea per contrastare gli ostacoli di natura economica che impediscono la fruizione dei processi educativi.

"Il cielo è di tutti"  Un progetto di inclusione  per la povertà minorile

"Il cielo è di tutti" Un progetto di inclusione per la povertà minorile

Sabato alle 11 nel giardino dell’Ex Casello Idraulico di via Roma si terrà la presentazione del Progetto "Il cielo è di tutti" della cooperativa sociale Arcobaleno selezionato da "Con i Bambini" nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il fondo sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Sono stati selezionati 152 progetti, su oltre 700 proposte ricevute, con l’obiettivo di creare, rafforzare o implementare le alleanze educative nel Paese. Le iniziative, sostenute complessivamente con oltre 14,5 milioni di euro, coinvolgono 1.953 organizzazioni, tra enti del terzo settore, scuole, enti locali e altre istituzioni, imprese.

Durante l’iniziativa sarà realizzato un laboratorio gratuito di animazione per le bambine e i bambini e sarà offerto un aperitivo per festeggiare tutti insieme l’inizio di questa avventura che coinvolgerà i Comuni di Follonica, Massa Marittima, Gavorrano, Scarlino, Monterotondo Marittimo, Montieri e Roccastrada tramite il prezioso partenariato della Conferenza zonale per l’Istruzione delle Colline Metallifere. Tra le diverse azioni del progetto, sono previsti interventi in co-progettazione con le famiglie, bambini, bambine, ragazzi e ragazze e gli attori della comunità educante, affinché il dialogo e la partecipazione siano centrali. Tutto ruota infatti attorno al concetto allargato di "educare", inteso come azione svolta non solo dalla famiglia e dalla scuola. Le trasformazioni socioeconomiche e culturali avvenute nell’ ultimo decennio hanno determinato un aumento dell’entropia in ambito pedagogico: appare più complesso governare e stabilire relazioni tra persone, luoghi, ed occasioni formative.

Partendo da questa considerazione si ritiene necessario recuperare e consolidare la comunità educante nella contemporaneità per restituire alle questioni pedagogiche la loro dimensione sociale pubblica: saranno realizzate azioni specifiche volte alla creazione dei Patti educativi di comunità e un modello di governance a livello di Conferenza zonale per l’Istruzione per garantire uniformità degli interventi in ambito educativo nel territorio.