
Anche la Cisl di Grosseto condivide le idee espresse dalla Uil provinciale circa la piaga del caporalato che non lascia indenne neppure la Maremma.
"Il caporalato si combatte affrontando insieme le criticità del settore", afferma Katiuscia Biliotti, segretaria generale Cisl Grosseto. Cisl e Fai Cisl sono impegnate in un percorso nitido per combattere le irregolarità di accesso al lavoro, l’intermediazione di provenienza illecita, le difficoltà di tipo alloggiativo e le problematiche sulla sicurezza del lavoro.
Si tratta di spunti emersi al tavolo della sezione territoriale del lavoro agricolo, convocato dal prefetto di Grosseto Fabio Marsilio. "Il tavolo di confronto con il prefetto al quale abbiamo partecipato – ha spiegato Katiuscia Biliotti, segretaria generale Cisl Grosseto – è stato utilissimo per rafforzare un’eventuale intesa tra tutti i componenti e poter supportare, così, i lavoratori e le aziende del nostro territorio. Soprattutto in Maremma, dove il caporalato è un fenomeno costantemente monitorato dai sindacati, non possiamo permetterci di non sorvegliare la situazione e tenere alta l’attenzione per cercare di migliorare la gestione del mercato del lavoro, spingere sulla premialità legata all’adesione delle imprese alla rete del lavoro agricolo di qualità, istituita presso l’Inps a luglio 2019, a cui le aziende possono aderire previa verifica dei requisiti previsti dalla legislazione di settore".
"Come Fai Cisl siamo fortemente impegnati per la costituzione dell’ente bilaterale di settore agricolo Ebat – ha detto Antonella Biondi, segretaria Fai Cisl Grosseto – attraverso il quale potremo avere grandi opportunità che potranno riguardare il mercato del lavoro, la salute e la sicurezza sul lavoro, la formazione, sostegno al reddito e politiche attive. L‘ente bilaterale potrebbe essere una delle chiavi di volta, e come categoria stiamo lavorando assieme alle altre organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per la sua costituzione". La Fai Cisl ha lanciato da tempo la campagna di civiltà ’Sos caporalato’, con l’obbiettivo di raccogliere, tramite numero verde le denunce di quanti lavorano in condizioni di sfruttamento si può chiamare il numero 800199100, attivo dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 17, e il venerdì dalle 10 alle 13.