Ci sono figure che restano impresse a lungo nella memoria di una città, come quella di Guglielmo Francini. Nato a Fivizzano nel 1914 da Metello, futuro direttore dell’ospedale di Grosseto, e da Giuseppina Romiti, Guglielmo consegue la maturità classica al liceo "Carducci" di Grosseto, per laurearsi poi con lode in Medicina e chirurgia nel 1938 all’università di Pisa. Sposato con Adriana Ugazzi, da cui ha tre figli, Riccardo, Claudia e Valerio, Francini diventa assistente universitario a Padova, finché la guerra lo costringe al fronte, dalla Jugoslavia fino alla Russia. Diventato direttore dell’ospedale di Scansano nel 1946, pochi anni dopo, a seguito dell’improvvisa morte del padre, assume il ruolo di chirurgo della Casa di cura in via Don Minzoni a Grosseto, fondata alcuni anni prima dal genitore.
Apprezzato come medico e direttore sanitario, riesce a far diventare la sua clinica un riferimento oltre i confini provinciali. Nel 2003, anno della chiusura della Casa di cura, Francini si rassegna ad andare in pensione, ma resterà attivo nella vita quotidiana, tanto da essere premiato come il patentato più anziano del capoluogo. Scomparso nel 2015, all’età di 101 anni, Francini riposa nella cappella di famiglia nel cimitero della Misericordia e il suo nome resterà sinonimo di impegno e cura degli anziani.
Rossano Marzocchi