"Gli ultimi pagamenti? Un massacro"

Ceccarelli (distributore di benzina Eni): "Passati da 2mila a 6.100 euro"

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"La bolletta di luglio è stata un massacro. Ora attendo quella settembre". A parlare è Gabriello Ceccarelli, titolare della stazione di rifornimento Eni (ex Agip), situata alle porte di Castel del Piano. Come la maggior parte degli italiani anche Ceccarelli ha visto lievitare le bollette della luce. Dal 2021 ad oggi, a fronte degli stessi consumi ha visto più che triplicare i costi della fornitura di luce. "Sono passato da 2mila euro che pagavo a metà 2021 a 6mila 100 euro della bolletta di luglio – spiega –. Nell’arco di un anno ho registrato un continuo aumento di circa 600700 euro, poi è arrivata la stangata di luglio, balzando da 3mila euro a 6mila. Così è veramente difficile andare avanti". A fronte di un vertiginoso aumento dei prezzi della fornitura di luce, Ceccarelli avrebbe, in realtà, anche diminuito i consumi. "Nei mesi scorsi abbiamo deciso di investire in lampade a led, passando da un consumo medio di 8700 a 7700 kilowatt. – ricorda Ceccarelli –. Oltre alla stazione di rifornimento ho un autolavaggio self-service e un’officina elettrauto. Purtroppo dal 2020 ad oggi ho dovuto ridurre il numero dei dipendenti, passando da 4 a 1, e di conseguenza ho ridotto anche le attività lavorative, come quelle del bar ad esempio. L’illuminazione però non posso ridurla, ne va anche della sicurezza delle persone che si fermano di notte a fare rifornimento. Queste bollette esageratamente care – conclude – impongono nuove valutazioni, perché andare avanti è sempre più complicato".

N.C.