
Per l’accoglienza delle navi da crociera servono autobus a noleggio, negozi aperti e ormeggi più efficienti. Questi i punti cardine emersi dal convegno organizzato ieri ai Pescatori di Orbetello dal progetto PortArgentario, alla presenza dell’assessore al Turismo del Comune di Monte Argentario Chiara Orsini e degli operatori del settore turistico e crocieristico, oltre a Luca Pilotti come rappresentante della Camera di commercio e Fabrizio Palombo e Francesca Ballini per PortArgentario. Uno dei problemi riscontrati riguarda la reperibilità di autobus, soprattutto quando arriva più di uno scalo. Tiemme si è detta disponibile a dare una mano in questo senso. Il problema riguarda però anche il fatto legislativo sulle licenze per i conducenti, che non possono essere solo stagionali e che dunque sono di scarsa reperibilità. In estate, poi, i pullman non hanno possibilità di entrare a Porto Ercole, ma c’è anche la difficoltà di far ormeggiare navi alle banchine dei porti oltre una certa misura. A fare gli onori di casa del convegno il presidente della cooperativa I Pescatori Pierluigi Piro. "Siamo vicini ai progetti che PortArgentario propone – ha detto –. Parlare di Orbetello significa parlare di storia. Privilegiamo un turismo sostenibile che metta in contatto il turista con la natura. I Pescatori di Orbetello e Laguna Art Factory sono una risorsa per il territorio e la laguna potrebbe aprire a tante possibilità. La politica deve lavorare per dare queste opportunità agli operatori e a chi investe sul territorio per creare benefici, posti di lavoro e immagine".
Una giornata organizzata per studiare le criticità di un progetto che sta crescendo in maniera importante. "Nel 2023 ci sono stati 43 scali di navi da crociera e 200 di super yacht – ha spiegato il direttore di PortArgentario Fabrizio Palombo – mentre nel 2024 abbiamo già 63 scali prenotati dal 3 maggio al 18 ottobre. Il progetto ha bisogno di rinforzarsi. Vogliamo riprendere il percorso con le scuole per l’accoglienza e per gli stage a livello turistico. Sul problema degli ormeggi vorremmo creare strutture mobili che consentano l’attracco anche di navi di grandi dimensioni, che così non starebbero solo in rada. E i negozi durante le giornate di scalo, dovrebbero avere un orario di apertura più ampio".
Andrea Capitani