
di Alberto Celata
Nel calcio c’è un veccho adagio a cui si attaccano gli allenatori quando devono gestire tanti fuoriclasse e sono costretti a mandare qualcuno di loro in panchina: "Meglio avere problemi di scelta che non avere chi scegliere". Un adagio che potrebbe adattarsi al sindaco Vivarelli Colonna, che in queste ore dovrà scegliere la nuova giunta e sacrificare, eventualmente, anche chi porta in dote, centinaia di preferenze. Scontata infatti la presenza in giunta dei quattro assessori uscenti che sono stati i più votati nelle rispettive liste, ovvero Fabrizio Rossi FdI). Luca Agresti ((Forza Italia), Riccardo Megale (Lega) e Riccardo Ginanneschi (lista del sindaco), il sindaco dovrà trovare una collocazione ai due assessori uscenti Giacomo Cerboni (Lega) e Fausto Turbanti) che sono stati i secondi più votati nelle loro liste e a Bruno Ceccherni anche lui arrivato secondo nella lista di FdI. Un vero rompicapo. E secondo i rumors ad essere sacrificato potrebbe essere proprio Giacomo Cerboni, che, inaspettatamente, riceve un endorsement sui social da Carlo De Martis, leader, entrato in Consiglio, di "Grosseto Città aperta"
"Giacomo Cerboni, assessore al bilancio uscente – scrive De Martis – è pressoché certo che non sarà riconfermato. Il motivo? Nel suo partito è arrivato secondo per preferenze raccolte e dunque tanti saluti. In questi cinque anni con Giacomo Cerboni ho avuto numerose occasioni di scontro, ma gli ho sempre riconosciuto grande competenza, dote rara tra gli assessori uscenti. Tanto che solo pochi giorni fa è uscita la classifica di Fondazione Etica sulla qualità dell’amministrazione, ed è proprio il suo assessorato ad aver salvato il Comune. Certo, un po’ la politica la conosco e non voglio fare il finto ingenuo, ma da cittadino, prima ancora che da consigliere di opposizione, gradirei che la mia comunità venisse affidata a chi ha le migliori competenze per farlo, e non a chi ha vinto la gara a tappezzare la città con il proprio volto".
Gli fa eco Paola Caporossi (presidente di Fondazione Etica) sempre su Facebook: "Hai ragione, Carlo. senza l’efficienza di Cerboni il Comune di Grosseto sarebbe stato nel profondo rosso come capacità amministrativa. Ci sono i dati che pubblica il Comune stesso a dimostrarlo. Una follia non confermarlo, sia per il Comune sia per i cittadini. Il contrario della meritocrazia". Commenti social a parte, la situazione è complicata, e il sindaco dovrà trovare una soluzione. Qualcuno dice che Giacomo Cerboni potrebbe essere dirottato sulla presidenza del Consiglio, carica quest’ultima che sarebbe stata prospettata anche a Luca Agresti.