NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Geotermia e sviluppo: "Bene i rinnovi ad Enel. Ma l’azienda faccia di più"

La Cgil soddisfatta per la decisione presa dalla Regione sulle concessioni però chiede maggiori investimenti e anche un numero superiore di assunzioni.

Secondo il sindacato ci sono già settori in difficoltà con gli organici

Secondo il sindacato ci sono già settori in difficoltà con gli organici

Il Piano pluriennale di Enel Green Power approvato dalla Regione Toscana non convince la Filctem Cgil. Secondo il sindacato dei chimici le assunzioni previste sono poche, Enel parla di 28 in tre anni e il sindacato invece ribadisce che servirebbe l’assunzione di almeno 65 unità. Non è affatto soddisfatta degli impegni che Enel Green Power si è assunta nei confronti della Regione Toscana per il rinnovo delle concessioni geotermiche. Il coordinamento regionale geotermico dei delegati Filctem Cgil delle tre province di Grosseto, Pisa e Siena, ha messo a punto un articolato documento in cui sono elencate diverse critiche e altrettante richieste.

In prima battuta Filctem Cgil riconosce come un "risultato positivo il fatto che sia stata rinnovata la concessione a Enel Green Power dotata di competenze e professionalità di altissimo valore nella filiera geotermica – commenta il sindaco –, evitando così i rischi di una gara internazionale che avrebbe rappresentato un lungo periodo di incertezza, con ricadute negative sullo sviluppo economico ed occupazionale, in attesa di poter consultare gli allegati alla delibera di Giunta regionale, che contengono il dettaglio degli accordi, e che trascorrano quattro mesi entro i quali potranno essere presentate eventuali osservazioni alla procedura di assegnazione". Ci sono però dei punti critici per il coordinamento regionale geotermico di Filctem Cgil: "Il tema di fondo – dicono i sindacalisti – è che nella prospettiva dei vent’anni di durata della concessione per lo sfruttamento della geotermia, ci sembrano pochi i tre miliardi di euro previsti per gli investimenti, 400 milioni dei quali per opere compensative, sostanzialmente perché si prevedono solo tre nuove centrali per soli 65 Mw di potenza con appena 28 nuove assunzioni da effettuare in un triennio, oltre alla garanzia del turnover. Questo a fronte della sollecitazione da parte della Regione Toscana ad Enel Green Power, sussistendo nelle condizioni, di aggiungere ulteriori 140 Mw di nuova potenza, con i relativi incrementi occupazionali".

Due delle tre centrali nuove sono in programma in provincia di Grosseto e saranno Bagnore 5 (nel comune di Santa Fiora) e un’altra a Monterotondo Marittimo e Filctem prosegue: "Un investimento minimo che non consentirà nemmeno di tornare ai livelli produttivi del 2016 (6.29 Twh), Senza che Egp abbia motivato in alcun modo questo preoccupante derating produttivo, peraltro passato nel silenzio più totale da parte dei vari governi e delle amministrazioni locali e regionale. Complessivamente, infatti, la produzione aggiuntiva di energia elettrica attesa con le tre nuove centrali è stimabile tra lo 0.45 e 0.55 TWh, Appunto insufficiente anche a ripristinare i livelli produttivi di 9 anni fa".

Secondo il sindacato dei chimici della Cgil, inoltre, il piano delle nuove assunzioni proposto da Egp non risulta sufficiente poiché, già adesso, sono presenti carenze nell’organico di personale operativo ed impiegatizio, in molte unità. "Come il laboratorio geotermico, il drilling e lo staff – sottolineano dal sindacato –. Piano che riteniamo da approfondire e migliorare per ottenere l’immediata assunzione di almeno 65 unità di nuovo personale, ripristinando le attuali carenze di organico oggi esistenti attraverso un serio monitoraggio con le organizzazioni sindacali, attingendo alle graduatorie vigenti".