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Bonifiche Ferraresi Spa: "Continuiamo a crescere"

Risultati in netto miglioramento per il Gruppo agroindustriale che ha proprietà anche in Maremma. La soddisfazione di Federico Vecchioni.

Federico Vecchioni

Federico Vecchioni

Continua a crescere Bonifiche Ferraresi Spa, il più importante gruppo agroindustriale italiano, quotato alla Borsa di Milano e Holding di Bonifiche Ferraresi, e che ha come amministratore delegato un manager noto in Maremma, Federico Vecchioni, per essere stato anche presidente della Camera di commercio. Ma "BF Spa" ha pure proprietà in Maremma come la tenuta ’Il Cicalino’, attrezzata anche per ricevere ospiti che praticano vari sport, soprattutto mountain bike (a ottobre sarà sede di una tappa del campionato del mondo), diretta da Elisabetta Vecchioni, l’allevamento brado di vacche maremmane, sempre nel comune di Massa Marittima, seguito da alcuni butteri e altre centinaia di ettari ad uso agricolo tra Marina e Grosseto.

Una grande realtà, insomma, il cui consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio 2024 con un valore della produzione pari a 1,5 miliardi di euro (+8,5%) e un Ebitda (la misura che consente di verificare se la società realizza profitti positivi dalla gestione ordinaria), consolidato di 100 milioni (+ 33%). Il dividendo proposto è di 0,076 per azione, in crescita addirittura del 73%. E il settore internazionale che vede una collaborazione molto stretta in Africa e in Asia con Eni registra anch’esso un valore della produzione di 37-38 milioni di euro.

Ma tra i risultati da sottolineare, spiega lo stesso Federico Vecchioni, "l’integrazione del ramo d’azienda del Consorzio Agrario di Siena nella rete dei Consorzi Agrari d’Italia controllati da BF Spa". Qualche altra notizia interessante: l’agroindustriale ha visto un aumento del valore della produzione del 15% arrivando a 194 milioni con notevole apporto della divisione zootecnica (anche in Maremma un punto di forza). Inoltre il settore sementiero ha fatto registrare un + 13% . Anche i Consorzi Agrari d’Italia sono cresciuti del 5%.

Il Cda ha convocato l’assemblea degli azionisti per il 5 giugno per discutere il bilancio di esercizio, la destinazione degli utili e il dividendo. Ma anche la nomina del nuovo Cda per il triennio 2025-2027. Risultati importanti, considerando la difficile partenza di Bonifiche Ferraresi (nata nel 1871, rilevata in profonda crisi da Banca d’Italia), il suo sviluppo (10.000 ettari di superficie agricola utilizzata), le richieste di collaborazione che riceve in Europa, Asia e Africa e la qualità dei soci (i più noti imprenditori italiani oltre alle Banche e a diverse Fondazioni). "Fra 10 anni – dice Vecchioni – saremo il primo gruppo agricolo al mondo".