La lista civica è una lista che, alle elezioni comunali, provinciali, regionali o parlamentari, si presenta senza riferimenti diretti ad un partito politico. Di fatto – però – è un nuovo partito politico che, a differenza di quelli tradizionali, assume più una caratteristica di movimento d’opinione temporaneo e a dimensione locale. Dalle liste civiche sono spesso nati anche movimenti politici locali, talvolta riuniti in occasionali o stabili federazioni nazionali. Dal punto di vista storico, in Italia le liste civiche sono state presenti dagli anni Cinquanta in poi, con vari e spesso originali nominativi. Caratteristiche comuni alla maggior parte delle liste civiche sono un nome piuttosto generico che contiene un richiamo diretto alla realtà locale, l’assenza di un collegamento esplicito a un partito, la presenza in lista di candidati facenti parte della cosiddetta società civile, personaggi noti e stimati nell’ambito locale (imprenditori, professionisti, sportivi), ma che non si sono in precedenza impegnati nell’attività politica. Il fenomeno delle liste civiche si è molto diffuso soprattutto nei piccoli paesi, a causa anche della legge elettorale maggioritaria a turno unico vigente nei comuni con meno di 15.000 abitanti, che obbliga i partiti a riunirsi in coalizioni e presentare insieme un’unica lista per avere maggiori possibilità di vittoria.
Ma le liste civiche hanno ancora ragione di essere, credibilità, o servono ai vari partiti per allargare il consenso verso le loro formazioni? Sono e possono essere davvero la voce della popolazione locale? Quanto peso hanno o possono avere e quanto condizionano i partiti quando sono in maggioranza sia con formazioni di destra che di sinistra? Questo sarà l’argomento del talk show in programma poi sabato 9 (sempre con inizio alle 18.30) alle Terme Marine Leopoldo II con il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il suo capogruppo civico, l’avvocato Andrea Vasellini.
Come al solito ingresso e parcheggio sono liberi e gratuiti.