Cibi cucinati con farina di insetti? Solo i giovani sono pronti a provare

Dopo il via libera dell’Unione Europea alla vendita del prodotto, sul suo uso ecco cosa ne pensano i grossetani

Un'azienda che produce farina di grilli

Un'azienda che produce farina di grilli

Grosseto, 7 febbraio 2023 - ​Via libera dell’Unione Europea alla vendita della farina di insetti. Adesso anche in Italia si potrà comprare i Novel Foods. In città il pensiero è diviso, fra chi è tentato da questa novità e chi, invece, è più conservatore e difende a spada tratta la tradizione culinaria italiana. In sostanza i giovani hanno più curiosità e voglia di provare cose nuove, rispetto ai più anziani o alle persone di mezza età, che reputano questa scelta sbagliata. Quest’ultimi sono dalla parte della tradizione e non ci pensano neanche ad accogliere nuove possibilità, soprattutto se si tratta di cucina.

"Viviamo in un’epoca – dice Fabrizio Butteroni – nella quale il mercato è libero. Si vende tutto a prescindere della qualità e della provenienza. Va bene aprire le porte a nuove realtà. Ma una persona è libera di fare ciò che vuole. Io non mi avvicinerò neanche allo scaffale di questi prodotti. Ci sto proprio lontano. Io sono all’antica e quindi amante del buon cibo italiano. Possono avere anche dei nutrienti, ma non mi importa.". Pensieri contrari anche da chi è stato nei Paesi asiatici: "Sono contrario – dice Giancarlo Curielli , un altro grossetano – nonostante io abbia avuto già modo di conoscere questa realtà in Cina, quando viaggiavo per lavoro. Lì questa cultura degli insetti c’è da anni, ma io non approvo assolutamente la vendita di questi prodotti in Italia. Siamo in Italia e dobbiamo mangiare italiano".

"Queste novità sono contro le nostre tradizioni. – dice Mario Corridori – Noi non mangiamo insetti. Gli stranieri dovrebbero venire in Italia ed assaggiare i nostri piatti. Di sicuro sono più squisiti di queste oscenità. Sono sempre stato di questa idea, di certo non la cambio ora". Ma i giovani, nonostante un po’ di scetticismo, vogliono dare almeno una possibilità a questa nuova realtà: "Siamo nel 2023 – commenta un giovane grossetano Vittorio Gasparotti – e abbiamo già mangiato di tutto. Io sono favorevole, almeno per assaggiarla. Poi se non mi piace, una volta provata, non la compro. È un bene che si possa provare tutto. Ne abbiamo la possibilità, perché non coglierla? Un tempo neanche il sushi era conosciuto eppure adesso in Italia è un piatto che piace molto".

Anche il giovane barista del Bar Vermuttino, Alessandro Emiliani è della stessa idea: "Favorevole, bisogna provare cose nuove, senza pregiudizi. Siamo in continua evoluzione. Ben venga questa novità. Poi non è detto che mi piaccia, ma se ne avrò l’occasione la proverò. Ci sono tante cose che in Italia abbiamo sempre mangiato, ma che forse sono meno sane degli insetti. Se non proviamo non sappiamo".

Steven Santamaria