Emergenza sicurezza in città. Il prefetto: ‘Più pattuglie e controlli’

Convocato il Comitato provinciale per l’Ordine pubblico. Berardino: "Alcuni dei responsabili dei fatti, grazie alla videosorveglianza, sono già stati identificati e altri sono in corso di identificazione".

Emergenza sicurezza in città. Il prefetto: ‘Più pattuglie e controlli’

Emergenza sicurezza in città. Il prefetto: ‘Più pattuglie e controlli’

Incremento delle pattuglie e aumento dei controlli. Convocato, nel pomeriggio di ieri in Prefettura, il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che ha instaurato un patto tra le istituzioni per la sicurezza per contrastare gli episodi di violenza in città. Massima sinergia tra le forze dell’ordine e la Polizia locale, con lo sviluppo di iniziative per prevenire e contrastare le forme di disagio giovanile. Importante anche favorire la partecipazione attiva alla vita sociale della comunità e la cultura del controllo e del limite. Alla riunione, presieduta dal prefetto Paola Berardino, erano presenti il vicesindaco del Comune di Grosseto Bruno Ceccherini, l’assessore alla Sicurezza, Mobilità, Protezione civile e Turismo Riccardo Megale, il vicepresidente della Provincia Valentino Bisconti, il vicario della Questura Gianfranco Rapisarda, il comandante provinciale dei Carabinieri Sebastiano Arena, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Nicola Piccinni e il comandante della Polizia Municipale di Grosseto Alessio Pasquini. A seguito degli episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi giorni il prefetto ha sottolineato la necessità di incrementare i livelli di monitoraggio e vigilanza attraverso servizi preventivi e di controllo, sul versante del contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti e sul divieto di vendita di alcolici ai minorenni. Saranno rafforzati gli interventi coordinati delle forze di polizia statali e della polizia locale nei principali luoghi di ritrovo della movida, nelle ore serali e notturne.

"Non bisogna criminalizzare le nuove generazioni che vivono il centro a Grosseto – ha detto il prefetto Berardino –, perché i ragazzi sono in gran parte corretti. Al contempo, accogliendo le istanze che provengono dalla comunità, occorre una costante e crescente attenzione per aumentare la sicurezza". Alcuni dei responsabili dei fatti, precisa il prefetto, "anche grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza sono già stati identificati e altri sono in corso di identificazione". Sulle iniziative di prevenzione c’è l’importanza della collaborazione dei cittadini con le loro segnalazioni. Programmato per domani, inoltre, un incontro in Prefettura con i ragazzi della consulta provinciale degli studenti, per prevenire e contrastare i rischi dall’utilizzo improprio dei social, il fenomeno del bullismo, delle dipendenze, le forme di marginalizzazione e dispersione scolastica.