
Dune si congeda. C’è Anatomia . Percettiva
L’ultimo atto del programma di Dune-Arti Paesaggi Utopie, prima della mostra invernale al Polo Museale Le Clarisse, è dedicato ad "Anatomia Percettiva", tre incontri di laboratorio per una esplorazione nuova tra l’arte della danza e la scienza dell’osteopatia, due punti di vista diversi sui linguaggi e sui sintomi del corpo che confluiscono nell’esperienza unica di Giulia Mureddu, ideatrice e conduttrice dell’esperienza. Giulia Mureddu infatti è una importante danzatrice, formatasi in Olanda e attiva in solo e con diverse formazioni; dal 2012 è l’assistente di Virgilio Sieni per i progetti dell’Accademia sull’Arte del Gesto: coreografie di popolo con cittadini comuni, di tutte le età, a partire da semplici gesti primari del quotidiano. Un’esperienza che ha fatto il giro del mondo, e che si è potuta sperimentare anche a Grosseto nell’autunno del 2022 con “Agorà Boxe”, dove il tema erano i linguaggi della boxe. In seguito si è dedicata allo studio dell’Osteopatia, aggiungendo alla consapevolezza propria della danza quella delle articolazioni e dello studio delle posture e dei sintomi propria dell’osteopatia e di un approccio curativo. Per la prima volta la Mureddu esporrà queste sue conoscenze, attraverso una serie di esercizi e di dimostrazioni pratiche, nei tre pomeriggi di Anatomia Percettiva: da oggi a sabato dalle 16 alle 19.30, presso l’ex Cinema Onc di Alberese; sono previsti interventi anche nella natura del Parco, nell’area chiamata Faunistico dietro al Centro visite. Domenica alle 10.30 è prevista una dimostrazione pubblica aperta.
La pratica si sofferma su un uso dettagliato, conscio e inconscio, degli arti, del peso, della pelle e delle strutture corporee più profonde, sviluppando metodi che vedono l’organismo umano come un’unità strutturata di diversi sistemi interconnessi, in cui le componenti psichiche e biologiche si condizionano reciprocamente e dialogano con l’ambiente esterno. Attraverso l’attenzione verso gesti primari i partecipanti saranno accompagnati al movimento utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza di se stessi, dell’altro e dell’ambiente.