Donna minaccia i carabinieri A processo

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Quando vide arrivare i carabinieri, brandì un’ascia e iniziò a minacciare tutti quelli che si avvicinavano. Il motivo? Perchè si erano presentati nel suo terreno per permettere agli operai del Comune di demolire un annesso agricolo, dopo che il Tar aveva dato ragione all’ente. Non voleva che quell’annesso venisse buttato giù e cercò di difenderlo fino alla fine. Ai carabinieri li offese e tentò di aggredirli più volte. Tanto che i carabinieri furono costretti ad arrestare quella donna di 73 anni. Graziella Vanni, il 21 ottobre del 2021, fu arrestata insieme al figlio, Giuliano Aronne, 45 anni. Gli operai arrivarono in quel terreno di Valpiana, di proprietà della famiglia, per distruggere un annesso agricolo abusivo per il quale era stata ordinata la demolizione dal Comune di 10 anni prima. La donna, accusata di minacce, resistenza a pubblico ufficiale e calunnia (difesa dall’avvocato Sammatrice), è stata rinviata a giudizio del giudice Sergio Compagnucci (nella foto), su richiesta del sostituto procuratore Carmine Nuzzo. La donna dovrà dunque presentarsi di fronte al giudice per spiegare i motivi di quella furiosa lite e aggressione che la portarono ad essere arrestata insieme al figlio. I due non volevano che l’annesso agricolo venisse demolito. L’uomo invece ha deciso di farsi giudicare con il rito abbreviato condizionato dall’acquisizione dei verbali del processo per direttissima.