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Distretto biologico: "Costruiamo qualcosa che possa sostenere il mondo agricolo"

Il presidente Vivarelli Colonna punta molto sulla crescita del progetto "Dalla Maremma vogliamo far partire un modello che diventi punto di riferimento importante non solo a livello nazionale".

"Ora ci troviamo di fronte a un compito gravoso: lasciare qualcosa di concreto, uno strumento di sostegno reale per una categoria di lavoratori che da sempre risiede nel mio cuore".

E’ quanto dice Antonfrancesco Vivarelli Colonna nelle vesti di presidente del Distretto biologico Maremma Toscana, organismo che ha preso vita a giungo dello scorso anno e che nelle intenzioni dei promotori dovrà cambiare non solo il modo di fare agricoltura, ma anche di pensarla. "Con origini nel mondo agricolo – dice Vivarelli Colonna –, ho lottato fianco a fianco con gli agricoltori, affrontando sfide e battaglie insieme a loro. Mi impegnerò al massimo affinché il Distretto Biologico della Maremma Toscana diventi un pilastro di aiuto tangibile per gli agricoltori, in un periodo di crisi senza precedenti. E desidero che il nostro territorio, che ha radici profonde nell’agricoltura, si erga come punto di riferimento a livello nazionale e diventi un modello di eccellenza da esportare nel panorama mondiale. Sono determinato a dedicare tutte le mie energie affinché questo obiettivo diventi una realtà tangibile, per il bene delle generazioni presenti e future".

Il Distretto Biologico della Maremma Toscana è stato costituito nel giugno scorso con l’obiettivo di diventare quindi il punto di riferimento nel settore agricolo biologico, non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Nel luglio 2023, poi, il Distretto Biologico è stato riconosciuto da parte della Regione Toscana con proprio decreto.

La sua creazione rappresenta un importante passo avanti nella promozione della biodiversità colturale e della sostenibilità ambientale. Comprendendo 7 Comuni fondatori e numerose associazioni, tra cui Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Coordinamento Toscano Produttori Biologici, ed enti come il Parco regionale della Maremma e la Fondazione Polo Universitario Grossetano, il Distretto porta avanti la missione di supportare gli agricoltori locali e promuovere pratiche agricole sostenibili.

Attualmente il Distretto biologico Maremma Toscana ha una superficie territoriale di 199.381 ettari con un bacino potenziale di 1.100 aziende.

"Il Distretto – continua il presidente – ha già realizzato una serie di progetti concreti a sostegno delle imprese associate, dimostrando il suo impegno tangibile nel promuovere lo sviluppo economico del territorio. Tra i principali risultati raggiunti, spicca l’importante accordo stretto con Banca Tema che mette a disposizione un consistente fondo di 10 milioni di euro per fornire agevolazioni creditizie alle aziende associate. Questo fondamentale sostegno finanziario è essenziale per consentire alle imprese di investire, crescere e prosperare in un ambiente economico sempre più competitivo. A breve, inoltre, sarà formalizzato un altro significativo accordo con l’azienda Cervetti, volto all’acquisto di nuove attrezzature agricole a prezzi scontati. Questa partnership permetterà alle aziende agricole associate di accedere a tecnologie all’avanguardia a costi vantaggiosi, migliorando così la loro efficienza e competitività sul mercato".

Recentemente, poi, il Distretto ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Generali Assicurazioni, che si è mostrata disponibile a offrire agevolazioni significative dal punto di vista assicurativo alle imprese associate. Questa collaborazione promette di fornire ulteriori vantaggi e protezioni alle imprese del distretto, rafforzando la loro resilienza e sicurezza finanziaria.

"Il Distretto è ormai una realtà consolidata – dice Vivarelli Colonna –. A testimonialo il costante e crescente numero di aziende associate. La forza della comunità deriva dalla collaborazione e dalla solidarietà tra le imprese associate, che lavorano insieme per affrontare sfide comuni e cogliere opportunità di crescita. È bizzarro non associarsi al Distretto perché esistono solo vantaggi e nessun svantaggio".