Diecimila bottiglie di vino finiscono in fondo al mare. A maturare

Una "cantina" ideata dall’azienda Terre di Talamo del Gruppo Bracci Wine

Una cantina sul fondo del mare di Talamone dove far maturare 10mila bottiglie di vino rosso. L’idea è dell’azienda Terre di Talamo del Gruppo Bacci Wine, già proprietario di Castello di Bossi nel Chianti e Renieri di Montalcino. È la prima volta che questa tecnica viene impiegata per un vino fermo in bottiglia. I vini verranno posati tra fine aprile e inizio maggio a 35 metri di profondità, all’interno di 15 gabbie metalliche, a circa 500 metri di distanza dalla costa. Un ettaro di fondale per il quale è arrivata la concessione marittima. Il vino, il "Talamo", rimarrà in fondo al mare per almeno un anno e non più di due: il tempo necessario per completare la sua maturazione a una temperatura di circa 16 gradi che, a quella profondità, rimane praticamente invariata per tutto l’anno.

Quella della posa in mare, è un idea che il proprietario dell’azienda vinicola Marco Bacci ha maturato grazie alla sua passione per le barche. "Il progetto era partito molto tempo fa – racconta Bacci – e adesso abbiamo tutte le concessioni necessarie per creare questa straordinaria cantina in fondo al mare, che sarà la prima in Italia con vino fermo. Ci abbiamo messo un po’, ma crediamo che porterà benefici a tutta la zona anche in termini di visibilità, visto che la posa avverrà di fronte a tutte le televisioni nazionali". La scelta è ricaduta su un rosso del 2018 che viene prodotto nei vigneti della tenuta Terre di Talamo.