ALBERTO CELATA
Cronaca

"Costretti a ridurre l’attività per effetto delle bollette"

Un segnale forte arriva dai titolari degli stabilimenti balneari di Marina "E per paura della Bolkestein non possiamo neanche più pensare di investire"

di Alberto Celata

C’è chi mette le bollette in vetrina, anche per giustificare ai propri clienti eventuali aumenti nei prezzi delle merci, e chi le bollette le brucia direttamente in piazza. Fatto sta che commercianti e artigiani, in qualunque settore operino, sono stati i primi a vedersi arrivare le salatissime bollette dell’energia elettrica. E se luglio li ha già messi in ginocchio, temono ancor di più la bolletta per il mese di agosto. Tra i tanti operatori colpiti ci sono anche gli stabilimenti balneari.

Nello specifico sia Simone Guerrini (titolare del bagno Moby Dick), che Alessandro Beri (titolare del Bagno Nettuno), entrambi gli stabilimenti sono a Marina di Grosseto, hanno annunciato che, con simili bollette, con la fine di settembre chiuderanno i battenti e dando quindi l’arrivederci ai propri clienti alla prossima estate. In una parola con tutta la fatica che in questi anni operatori commerciali e istituzioni hanno fatto per cercare di destagionalizzare il turismo anche nelle località di mare, queste "bollette pazze", in un solo colpo hanno azzerato e fiaccato questo intento. Al bagno Moby Dick si trovano di fronte a un aumento di 3.500 euro.

"Nel 2021 avevamo il costo bloccato: 1.500 euro – ricorda Simone Guerrini – cosa che non sarà più per quest’anno. Per questo motivo il gestore ci ha già annunciato che avremo, rispetto alla bolletta di un anno fa, un rincaro pari al 293% per i consumi reali, a cui si devono aggiungere anche i costi fissi, ovvero un totale di 5mila euro, per un incremento di 3.500 euro. Credo sia evidente – prosegue Simone Guerrini – che questi costi sono insostenibili. Per questo motivo, a meno che non intervenga il Governo, a fine settembre chiuderemo lo stabilimento e riapriremo a primavera 2023. Del resto avevamo anche pensato di combattere il caro-energia con il fotovoltaico, ma avendo anche la spada di Damocle della Bolkestein sulla testa, chi si azzarda a fare degli investimenti sulle nostre attività?".

"Destagionalizzazione addio" è anche il concetto espresso da Alessandro Beri del Bagno Nettuno, che, nel giro di un anno, si è trovato quasi 8mila euro in più da pagare nella bolletta dell’energia elettrica. "Temo che quella di agosto sarà ancora peggio – esordisce Alessandro Beri– , se il Governo non interviene al più presto molte aziende, purtroppo, salteranno. E’ una situazione pesantissima. Noi siamo sempre stati tra quegli stabilimenti che rimanevano aperti anche nei periodi morti, per favorire la destagionalizzazione del turismo, ma in queste condizioni non siamo più in grado di farlo".