
L'intervento della Guardia di finanza
Grosseto, 7 luglio 2017 - Per il Fisco era un nullatenente, in realtà si tratta del conte Fabrizio Sardagna Ferrari von Neuburg und Hohenstein. Per capirsi, l'ex marito della principessa Sofia Borghese.
La Guardia di finanza di Roma, eseguendo il provvedimento emesso dal gip di Roma, ha sottoposto a sequestro il suo ingente patrimonio mobiliare e immobiliare: tutto riconducibile al conte, secondo la Finanza, per quanto formalmente "schermato" dietro numerose società fittizie italiane ed estere (Lussemburgo e Regno Unito) intestate al personale di servizio.
Per il Fisco il conte era un nullatenente che percepiva redditi al di sotto della soglia di povertà, in realtà le indagini riconducono a lui beni – intestati a società formalmente di proprietà del giardiniere e della domestica del conte – che sono stati affittati nel corso del tempo per cerimonie di varia natura, come convegni e soggiorni e che, dal 2011 al 2014, hanno fruttato al nobiluomo circa 12 milioni di euro mai dichiarati all’Erario, oltre ai circa 300mila euro di imposta municipale dovuta e non versata alle casse comunali.
Tra le possidenze sono emerse il Castello di Tor Crescenza, edificato nel XV secolo (salito agli onori delle cronache per aver ospitato i ricevimenti in occasione delle nozze di noti personaggi dello sport e dello spettacolo) con annesse cinque ville, per un estensione di 4mila metri quadri nel Parco di Veio, sette ville all'Argentario, edificate abusivamente a ridosso del mare, nonché un elicottero con tanto di insegna nobiliare, utilizzato dal conte per gli spostamenti tra le varie proprietà e ricoverato in un apposito hangar sotterraneo.
Alla luce della complessiva situazione patrimoniale ricostruita nel corso delle indagini, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità individuate per un importo di circa 3 milioni di euro, pari alle imposte evase.
E le ville abusive? Spiega la Finanza: "Si procederà a segnalare ai Comuni di Roma e di Monte Argentario di procedere all’abbattimento o all’acquisizione a patrimonio delle cinque ville costruite abusivamente nel parco di Veio e dei lussuosi locali edificati sull’Argentario".