
Un momento della giornata celebrativa per i 25 anni del Consorzio Montecucco
Venticinque anni di sfide, 25 anni di sudore, difficoltà ma anche di entusiasmo e tante belle vittorie. Ieri nell’auditorium del Forum Bertarelli – splendido esempio di architettura contemporanea integrata nel paesaggio rurale toscano –, a due passi da Poggi del Sasso, nel territorio comunale di Cinigiano, si sono celebrati i venticinque anni di vita del Consorzio Montecucco e per l’occasione si sono dati appuntamento rappresentati delle istituzioni (presenti la Regione Toscana con l’assessore Leonardo Marras, il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola e i rappresentanti dei sette Comuni il cui territorio rientra in quello dei produttori soci del consorzio) i tre presidenti del Consorzio che si sono succeduti in questo quarto di secolo, le aziende vitivinicole del territorio ed esperti in agronomia, viticultura, turismo e viticoltura. Insomma una giornata che è servita a celebrare il lavoro compiuto ma anche a fare il punto sulle difficoltà che oggi il mondo del vino incontra, provando a rendere più chiare le sfide di oggi e di domai e, infine, cercare di disegnare quelle che dovranno essere le vie da percorrere a medio e lungo termine.
Guardarsi indietro è bello ed emozionante, soprattutto se a farlo sono quei vignaioli che 25 anni fa dettero vita al quello che oggi appunto è il Consorzio Montecucco e che in poco più di due decenni ha cambiato lo stile di vita, l’economia e se vogliamo anche il volto di questo angolo di Maremma. Quello che fin da subito traspare dall’intervento di Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio, è che questo territorio non deve essere alterato da insediamenti industriali nemmeno quando si parla di energie rinnovabili.
"Dobbiamo tutelare e difenderci da progetti industriali di geotermia e di agrivoltaico – ha detto – questo non vuol dire essere contrari alla transizione ecologica, ma vuol dire affrontare la materia nel rispetto del nostro territorio perché esso stesso gioca un ruolo fondamentale della nostra unicità. Quindi, sì a piccoli impianti che permettono un maggior risparmio energetico e che sono sostenibili anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico".
Ma Basile ha parlato anche di sfide future e tra queste c’è la sfida delle sfide: lavorare per non subire gli effetti negativi del cambiamento climatico.
Molti gli interventi che si sono succeduti, ognuno con il proprio taglio molto applaudita la figura di Claudio Tipa, il vignaiolo che giunto in questo angolo di Maremma ha saputo trasmettere entusiasmo e professionalità dimostrando ai tanti agricoltori che quello che sembrava impossibile era possibile. Il resto è sotto gli occhi di tutti.
Nicola Ciuffoletti