
La Costa Concordia si allontana dagli scogli dove è rimasta adagiata per oltre due anni
Grosseto, 15 luglio 2014 - Dopo la conclusione della prima fase delle operazioni di rimozione del relitto della Costa Concordia di ieri, sono proseguiti per tutta la notte i lavori a bordo della Concordia. I tecnici, dopo averla fatta salire di due metri e averla spostata di 30, hanno ancorato e stabilizzato la nave in modo da poter proseguire le operazioni che consentiranno il rigalleggiamento vero e proprio e, successivamente, la partenza.
La protezione civile per bocca di Francesco Curcio ha ribadito, durante una conferenza stampa che si è svolta in tarda mattinata, che dopo lo spostamento del relitto della Concordia, all'Isola del Giglio inizierà la "ricerca in loco del disperso", il cameriere indiano Russel Rebello. Le attività, comunque, "continueranno a bordo, durante la fase di smantellamento della nave stessa", a Genova. Rebello è l'unico disperso delle 32 vittime del naufragio, che avvenne il 13 gennaio 2012.
"Nei prossimi giorni - ha detto ieri al termine della prima fase il responsabile del progetto di rimozione, l'ingegner Franco Porcellacchia - lavoreremo in maniera continuativa per l'abbassamento dei cassoni, che sul lato di dritta non sono ancora in posizione, e per posizionare le ultime catene". Un lavoro che durerà 48 ore, come ha spiegato Nick Sloane: "Ci vorranno circa due giorni per mettere i cassoni in posizione, tra mercoledì e giovedì saremo pronti per il rigalleggiamento definitivo".
Sempre durante la conferenza stampa, Franco Porcellacchia, capo progetto tecnico per Costa, parlando delle operazioni di rimozione della Concordia ha affermato: "Ho parlato con Nick Sloane. Un'ipotesi realistica" per l'inizio del viaggio del relitto della Concordia dall'Isola del Giglio a Genova "è quella di guardare a lunedì. Venerdì lo ritengo improbabile". Porcellacchia ha anche dichiarato: "Attorno al relitto non abbiamo visto forme visibili, a occhio nudo, di inquinamento". "Abbiamo potuto fare una verifica del fondo della nave con i robot - ha aggiunto - e abbiamo visto che è integro, senza spaccature, che è in buone condizioni. E questo è molto buono per scongiurare eventuali fuoriuscite di liquidi". "I risultati delle analisi arriveranno domani - ha confermato la direttrice dell'osservatorio ambientale, Maria Sargentini- da un punto di vista macroscopico non si vede nessun segnale di intorbidamento né di cambio di macroscopico di qualità delle acque. Siamo in una condizione di assoluta tranquillità". "Abbiamo un impegno - ha proseguito Porcellacchia, riferendosi sempre al ripristino ambientale -, quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l'incidente". "Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tutte le strutture - ha aggiunto - E' un impegno che intendiamo onorare. Continueremo con queste attività fin da quando il relitto lascerà il sito". Le operazioni entreranno poi nel vivo "già da settembre - ha aggiunto - Le attività andranno avanti almeno un anno".
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