REDAZIONE GROSSETO

Colpisce la moglie e si spara

Dramma in una villa in via Aurelia Oris Orazioli voleva uccidere

Si è svegliata sul letto, intontita e in una pozza di sangue. Ha provato a chiamare il marito ma non ha ricevuto risposta. Ha contattato il più grande dei due figli, Oscar, che stava rientrando a casa dopo il lavoro. Poco dopo è arrivata una telefonata al 118, fatta da mamma e figlio insieme. E sono stati proprio gli operatori sanitari a trovare il corpo dell’uomo senza vita, in terra in una delle camere della villetta che si trova nella zona di Poggetti Nuovi nella periferia nord di Grosseto. Accanto al corpo la sua pistola, una calibro 9, che aveva utilizzato per spararsi in testa. Gli ultimi giorni di giugno consegnano al capoluogo della Maremma l’ennesimo atto di violenza domestica. Protagonista sarebbe stato Oris Orazioli, 64 anni, vigilie urbano molto conosciuto a Grosseto, da due anni in pensione. E’ stato lui, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Grosseto, al culmine di una lite a colpire la moglie Carla Guidarelli, 60 anni, alla testa. Forse con un bastone o con un oggetto sicuramente pesante che non è stato però ancora ritrovato dagli investigatori. Poi probabilmente, credendola morta, ha deciso di farla finita.

Ha caricato la pistola di sua proprietà e legalmente detenuta e si è ucciso. La donna, in stato confusionale (e sopratutto con le sue condizioni di salute che stavano peggiorando minuto dopo minuto), è stata caricata sull’elisoccorso Pegaso e trasferita alle Scotte di Siena dove adesso è ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione con un grave trauma cranico e facciale dovuto ai colpi inferti probabilmente dall’uomo alla testa al culmine, si presume, di una lite. Una storia comunque tutta da ricostruire.

Gli uomini dell’Arma escludono comunque che dietro questa aggressione ci sia altro. Dopo una prima ricostruzione infatti si credeva che ci fosse stata un’aggressione da parte di qualcuno, magari una persona che si era introdotta in casa per rubare e che poi avesse sorpreso la donna e l’uomo e che avesse reagito. Ma non è successo niente di tutto questo: è stato l’uomo, che da tempo pare avesse rapporti tesi con la moglie, a scagliarsi sulla donna che colpendola più volte alla testa, ha perso i sensi.

A quel punto, l’ex vigile urbano in pensione, forse preso da un rimorso di coscienza, credendo che la moglie fosse morta per i colpi da lui inferti, ha preso la sua pistola, quella che deteneva legalmente in casa, se l’è puntata alla testa e ha fatto fuoco. Sono stati i sanitari del 118 a trovare Oris Orazioli in una delle camere, ormai morto.

Gli uomini del Nucleo investigativo, sotto la guida del sostituto procuratore Alessandro De Marco, hanno sequestrato l’arma e anche la villa e l’intera area circostante dove si è consumata la tragedia. Il corpo dell’ex vigile urbano è adesso nella sala anatomica dell’ospedale Le Scotte di Siena in attesa dell’esame autoptico.

La moglie rimane in osservazione e ancora in pericolo di vita. Sarà lei, poi, a fornire la versione dei fatti su come si sono svolti anche se i i dubbi rimangono pochi. Soprattutto si dovrà capire cosa possa aver spinto l’uomo a scagliarsi con violenza sulla donna, tentando addirittura di ucciderla, per poi togliersi la vita.

Matteo Alfieri