
Le prime opere regalate dal collezionista alla città
Grosseto, 23 luglio 2018 - Sono giunte a Grosseto le prime sei delle 67 opere d'arte che il collezionista fiorentino Gianfranco Luzzetti ha voluto recentemente donare alla città e alla sua comunità. Si tratta di lavori pregevoli - al momento visibili nella sala 29 del Museo diocesano d'Arte Sacra - appositamente acquistate dall'antiquario per il museo che sarà inaugurato nei prossimi mesi: nel dettaglio, per i tre altari barocchi della Chiesa dei Bigi Gianfranco Luzzetti ha comprato tre dipinti riferibili ai sec.XVII e XVIII: una Adorazione dei pastori di Matteo Bonechi (Firenze 1669 –1756), una Madonna con Bambino, San Giovannino e Santa Elisabetta di Giovan Battista Vanni (Firenze 1599 circa – Pistoia 1660) e, per l'altare maggiore, una splendida Resurrezione di Cristo di Domenico Cresti detto il Passignano (Tavarnelle Val di Pesa 1559 – Firenze 1638).
Per il percorso museale compreso nel piano terra dell'edificio delle Clarisse, Luzzetti ha invece acquisito altre tre opere di grande formato: Angelica e Medoro di Giovanni Stefano Danedi detto il Montalto (Treviglio 1612 – Milano 1690), una settecentesca Vergine col Bambino e i Santi Domenico, Francesco e Marco Evangelista di scuola lucchese, e la Sacra famiglia con San Giovannino di Ercole Procaccini il Vecchio (Bologna, 1515 – 1595).
Dopo l'acquisto, queste sei opere sono state recentemente restaurate e oggi sono esposte, in anteprima, al terzo piano di Palazzo Baccarini. L'evento arriva a pochi giorni dalla notizia di avvio dell'iter che porterà al conferimento della cittadinanza onoraria al collezionista.
"Voglio ringraziare il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente del consiglio comunale Claudio Cosimo Pacella per la proposta di conferirmi la cittadinanza onoraria – ha commentato Luzzetti -. Sono riconoscente per questo gesto che chiude, simbolicamente, un lungo periodo di fruttuose relazioni con l'amministrazione comunale. Oggi sono a Grosseto per inaugurare la mostra di sei dipinti che, ospitati provvisoriamente nel Museo diocesano, verranno allestiti nel nuovo museo delle Clarisse. Spero che i grossetani apprezzino questa anteprima e li invito ad ammirare le opere d'arte che, ormai, appartengono a loro. La mia speranza è che tutti i cittadini inizino a conoscerle e amarle, per proteggerle e valorizzarle anche in futuro".