REDAZIONE GROSSETO

"Cent’anni di Follonica" alla Ghisa Alberto Prunetti porta le sue storie

Domani nella sala "Allegri" alla Fonderia parlerà del suo contributo legato alla città fabbrica

In occasione del primo secolo di Follonica, l’Amministrazione ha infatti deciso di sostenere alcuni progetti, dalla realizzazione di un docu-film alla pubblicazione di un volume di saggistica. I singoli autori e autrici, che stanno portando avanti i vari progetti, stanno organizzando incontri pubblici dove si parlerà, volta per volta, della visione della città e delle prospettive future. Prunetti parlerà di Deruisseau, l’insorto della rivoluzione haitiana dei "giacobini neri",– che ha attraversato l’oceano in catene dalla sua Port au Prince, deportato dall’esercito di Napoleone prima in Finistère e poi in Corsica, e infine, arrivato a Follonica, è stato impiegato nella costruzione e manutenzione della fonderia follonichese. La storia del giacobino, quella di un operaio nero che ha spezzato le catene della schiavitù, è infatti al centro di uno dei contributi dello scrittore follonichese. "La sfida di questa antologia del Centenario – spiega Prunetti – è di riprovare oggi a ‘inchiestare’ con sguardi orientati da discipline diverse un territorio incastrato tra il fiume Pecora e due stabilimenti industriali (Piombino e Scarlino), stretto tra le Colline Metallifere e l’Isola d’Elba, città fabbrica ma ormai fabbrica del turismo. Si tratterà di capire se questo territorio stia costruendosi un’identità chiusa, come il cemento delle sue torri, o se rimane qualcosa dell’idea relazionale e ospitale di una città aperta al vento e ai forestieri".