"C’è fiducia, vogliamo tornare a vincere"

Daniele Lepori, capitano del Monumento, è ottimista per il palio. "Ma il fantino lo sceglieremo in base al cavallo che avremo"

Migration

Le emozioni che si vivono vincendo il palio Daniele Lepori se le ricorda bene, anche se è da un po’ che deve viverle. Tornato a essere da poco capitano della contrada del Monumento, Lepori l’8 settembre vuole replicare il successo del 2013, quando con il fantino Gingillo e il cavallo Istrix la sua contrada trionfò su piazza Garibaldi. Con il capitano della contrada rossoblu abbiamo fatto il punto su questi giorni che precedono la carriera.

Come sta vivendo questi giorni la contrada?

"Siamo una contrada che non vince da nove anni, la contrada che non vince da più tempo e debbo dire che in queste settimane tutto ho percepito tranne che sfiducia e rassegnazione. Al contrario, vedo molti contradaioli partecipare attivamente, le cene sono sempre molto numerose, il consiglio lavora ai massimi livelli e debbo dire che ho uno staff palio invidiabile. Ecco, vivendo in una contrada così il mio palio l’ho già vinto. Dopodiché c’è l’appuntamento di piazza Garibaldi e questa è un’altra storia, stiamo lavorando per arrivarci preparatissimi".

Se c’è un punto fermo, questo si chiama Jonatan Bartoletti?

"Jonatan è un grande professionista. Con Scompiglio abbiamo un ottimo rapporto, tutta la contrada gli vuole bene, ricordo che a maggio ha fatto un grande gesto di rispetto nei nostri confronti montando un cavallo che sapevamo non era dei migliori. Per questo palio partiamo sempre da lui ma valuteremo il fantino anche in base all’assegnazione. Se avremo il cavallo favorevole il fantino sarà lui, altrimenti potremmo anche optare per un piano b, la contrada non chiederà nessun altro sacrificio a Jonatan".

Rispetto all’impostazione che la contrada ha avuto a maggio cosa cambierete?

"Le strategie cambiano in base alle situazioni. Il palio in 10 anni è cambiato, la situazione che una volta veniva definita la situazione dei partiti oggi è una situazione di corsa. Contrade che hanno vinto di recente, hanno piacere e voglia di rivincere. Detto questo, io sono un capitano vecchio stampo".

È una critica?

"No, è un dato di fatto. Dobbiamo capire anche insieme all’amministrazione comunale come riuscire a portare più soggetti e con un alto standard di qualità. Vorrei far capire ai proprietari di cavalli che Castel del Piano ha sempre voluto bene agli addetti ai lavori, ha dato tanto a tutti. Ora è arrivato il momento che tutti diano qualcosa a Castel del Piano. Il nostro palio è stato e deve continuare a essere un banco di prova per le carriere più prestigiose d’Italia. A Siena dicono che a Castel del Piano si misurano le pressioni".

I cavalli sono tornati a correre in tutte le piazze e piste, che sensazione prova?

"Siamo tornati alla normalità ed è bellissimo. Spero che le manifestazioni paliesche vengano tutelate, per me il palio è una medicina sociale. Nelle realtà dove esistono le contrade e dunque anche il Palio si vive meglio".

Nicola Ciuffoletti