"Casone, il Comune ci dica cosa sta succedendo"

Minoranza all’attacco "Il terreno della Piana può essere un volano di sviluppo del territorio"

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"Vista la grave situazione che ormai da mesi affligge le aziende della Piana del Casone, in particolare la più grande per fatturato della Provincia di Grosseto, con le conseguenti problematiche occupazionali che si ripercuotono sulle centinaia di persone sia residenti nel Comune di Scarlino che nelle aree limitrofe, innescando una crisi probabilmente senza precedenti; chiediamo spiegazioni al Comune di quello che sta succedendo". Lo dicono i consiglieri comunali di minoranza Mauro Biagioni, Guidomario Destri, Roberto Maestrini e Marcello Stella (nella foto). "Abbiamo appreso della possibile soluzione trovata dalla Regione Toscana in accordo col Comune di Scarlino ed Arpat – aggiungono – relativamente alla possibilità di fornire un terreno per lo stoccaggio di una parte dei gessi derivanti dal ciclo produttivo. Visto il senso di responsabilità che ci ha guidato nelle scorse legislature e contraddistingue i nostri schieramenti nel ruolo istituzionale, riteniamo opportuno esprimere il nostro voto di assenso alla delibera sui terreni della Piana che, con successivo bando, potrà dare opportunità di sviluppo e relativi posti di lavoro al territorio". Secondo i consiglieri "è fondamentale ed auspicabile che tale possibilità sia vincolata ad una serie di garanzie quali un Accordo di Programma fra Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune, soggetto privato, sindacati ed eventuali altri enti locali del comprensorio (come i Comuni limitrofi) – chiudono i consiglieri comunali di minoranza – volto a garantire a medio termine un piano per la riduzione dello scarto da lavorazione ed uno industriale che dia condizioni chiare sulle tempistiche per l’apertura della discarica della Vallina".