
Casa della salute e polemiche. Cerulli: "Il Pd ne parla e non invita". I Dem: "Solo discorsi da cabaret"
Volano stracci tra il sindaco Arturo Cerulli e il Pd in merito all’evento di venerdì scorso sulla Casa della Salute di Porto Santo Stefano. Un incontro tenuto dal circolo dem del promontorio organizzato per parlare delle ragioni e dell’opportunità che la presenza della Casa della Salute porterà al territorio. Presenti, fra gli altri, l’onorevole Marco Simiani, l’ex sindaco Franco Borghini e la consigliera regionale Donatella Spadi. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la delegata all’assemblea nazionale Pd, Lauretta Bianchi, e la segreteria locale di Guido Dubbiosi e Veronica Bracci. A rivendicare la volontà e la tenacia dell’opera è sceso in campo l’ex sindaco Franco Borghini, il quale ha ricordato "quanto su questa opera la giunta abbia lavorato". Borghini ha delineato anche parte delle iniziative politiche intraprese durante il suo mandato, soprattutto quelle sollecitate dal Pd. Durante il consiglio comunale di martedì il sindaco Arturo Cerulli ha però sottolineato che "in quanto primo cittadino il Pd avrebbe dovuto invitarmi all’incontro assieme alla mia giunta. Mi appellerò all’Asl, sarebbe stata una buona occasione per far capire perché siamo contrari alla location dell’opera. Dovevano invitare il consiglio comunale per parlare di un’opera importante. Da parte nostra terremo delle assemblee con dibattito pubblico per parlare del primo anno di amministrazione e dei progetti che vogliamo realizzare". La risposta del Pd non si è fatta attendere. "Con un grande sorriso apprendiamo che anche oggi il sindaco si esibito in uno show degno dei più risibili cabaret – la replica dem –. Sappiamo di essere sempre nei suoi pensieri: anche se non sediamo nell’assise, siamo consapevoli di essere l’unica pubblica voce di opposizione, quindi nel nominarci ci rende partecipi delle sue adunanze. Il sindaco pensa di confondere le acque così tanto che addirittura si lancia in improbabili invettive, facendo credere che non solo si aspetta inviti in carta di riso per gli eventi del Pd, ma anche posti riservati per la sua maggioranza. Capiamo che il sindaco avrebbe preferito discutere con l’opposizione piuttosto che partecipare agli eventi organizzati dai suoi stessi assessori o dai partiti che sostengono la sua maggioranza: ci spiace sindaco, non saremo noi ad offrirti un porto sicuro e salvarti dalla morsa di FdI".
Andrea Capitani