NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

La stagione balneare: "I bagnini? Mancano. Non sarà facile trovare la soluzione"

Guerrini (Fiba) e Avvento (Sib) sp iegano i problemi da risolvere: "Aver alzato l’età da 16 a 18 anni per ottenere il brevetto è un freno”

Un bagnino (foto Ansa)

Un bagnino (foto Ansa)

Grosseto, 15 marzo 2024 – A tre mesi dall’inizio della stagione estiva in Maremma, ma come nel resto dei litorali italiani, mancano i bagnini. Salvo deroghe (che forse ci saranno) il nuovo regolamento innalza da 16 a 18 anni l’età minima per ottenere il brevetto. Il rischio è che la già difficile ricerca di assistenti bagnanti diventi addirittura impossibile. C’è poi un altro problema che riguarda i bagnini under 18. In primo luogo il contratto di lavoro che prevede per i minorenni due giorni di festa alla settimana, inoltre non hanno l’abilitazione a utilizzare il defibrillatore perchè non possono accedere ai corsi.

"È sempre più consigliato assumere un maggiorenne – commenta Simone Guerrini, presidente regionale della Federazione italiana imprese balneari e presidente della Balneari Maremma Grossetana –, perché è garantito in caso di bisogno anche l’uso del defibrillatore". Per le spiagge del comune di Grosseto al momento la ricerca dei guardia spiaggia è un’operazione molto complessa. Lo scorso anno, solo per il litorale del capoluogo, per coprire i turni di 39 torrette (5 dei quali comunali) sono serviti 70 bagnini. Se sarà confermato che gli under 18 non potranno svolgere questa attività saranno indispensabili tavoli di incontri e nuove soluzioni per garantire la tutela e la sicurezza dei bagnanti sia nelle spiagge private che in quelle libere, ma con meno bagnini.

"La ricerca di queste figure professionali è iniziata a dicembre dello scorso anno – commenta Guerrini – ma ancora ne mancano molti rispetto a quanti ne servono. Dal Covid i corsi sono calati e spesso li fanno solo i minorenni". Poi Guerrini prosegue: "Abbiamo intenzione di intraprendere un percorso assieme alla Capitaneria di porto e al Comune di Grosseto per analizzare il problema nel suo complesso e quindi cercare la soluzione migliore al fine di garantire un piano collettivo di salvataggio che sia a tutela di tutti i bagnanti".

Un’altra soluzione per Guerrini potrebbe essere rivedere il distanziamento delle torrette. I bagnini lavorano 93 giorni, 6 ore e 40 minuti al giorno, riscuotendo 1500 euro netti, come da contratto collettivo nazionale. "C’è da dire – conclude Guerrini – che in Italia abbiamo gli stipendi più bassi rispetto agli altri Paesi europei e al tempo stesso la tassazione più alta per le imprese. Quando si parla di stipendi, questi parametri andrebbero rivisti".

"Quest’anno la mancanza dei bagnini si risente in maniera maggiore – ribadisce Daniele Avvento, presidente del sindaco italiano balneari di Confcommercio Grosseto – per effetto di una nuova legge, quella cioè che per diventare bagnino oltre ad aver superato tutti gli esami deve essere maggiorenne. Non si possono più assumere bagnini minorenni, e questo comporta una scarsità di risorsa per questo settore. I nostri associati sono coperti, più o meno sono tutti a posto con il personale".