
INSIEME Claudia Francardi e Irene Sisi durante la presentazione dell’associazione AmiCainoAbele a Grosseto
Grosseto, 25 febbraio 2016 - «ADESSO c’è bisogno di silenzio per Matteo e per la memoria di Antonio. E c’è bisogno di attenzione per l’essenza dell’associazione che io e Claudia abbiamo deciso di portare avanti insieme e che, di fatto, sarà battezzata all’evento del 24 aprile». Irene Sisi è la madre di Matteo Gorelli, giovane cerretese che al’alba del giorno di Pasquetta del 2011 prese a bastonate, condannandolo a morte l’appuntato dei carabinieri Antonio Santarelli. Il giovane, che oggi ha 24 anni, è in carcere a Bollate, la madre insieme alla moglie del militare ucciso, Claudia Francardi, è l’anima dell’associazione Amicainoabele.
NATA con l’intenzione di diffondere la cultura della riconciliazione - quella che ha unito due donne drammaticamente ferite da quel fatto di sangue e violenza di cinque anni fa - domenica 24 aprile ha promosso l’iniziativa Rave della sostanza che si terrà a Rispescia nel parco regionale della Maremma, per l’esattezza a Collecchio in provincia di Grosseto. «Perché questo titolo? Perché tutto è nato in un rave (lì Gorelli aveva trascorso la notte prima di incappare nel posto di blocco che ha fatto scattare la sua furia, Ndr) e perché ai rave spesso si fa uso di ‘sostanze’ - spiega la madre del ventiquattrenne - Abbiamo giocato con le parole: alla nostra iniziativa c’è sostanza».
UN PARALELLO voluto, per far capire come il male non sia nei rave, per ridare a queste manifestazioni una dignità di raduni. Per quanto riguarda la sostanza, invece, non ci si riferisce certo alle droghe, ma a un’accezione completamente diversa. Si tratta di una sostanza
fatta di incontri. Di persone diverse, con vissuti diversi che si ritroveranno a condividere momenti che Claudia e Irene sperano possano essere molto importanti. La dat scelta è importante: il quinto anniversario della tremenda aggressione, in quel caso non era solo il 25 aprile ma anche il giorno di Pasquetta. E così dalle 17 fino alle 22,30 tutti insieme e poi ancora dopo, quando scatterà il concerto dei «99 Posse». Ma ci saranno anche momenti per i più piccoli. Come pure incontri con personalità come l’ex magistrato Gherardo Colombo o momenti di riflessione su tematiche giovanili, sesso e amore. Fino ad arrivare alla cena sociale. Momenti da condividere per non dimenticare quanto accaduto quel 25 aprile del 2011, ma anche per andare oltre. Per trarre insegnamento e diffonderlo agli altri. Al prossimo.