Capuano, altri guai: confische per 5 milioni

Decreto del Tribunale di Firenze su richiesta della Dda di "sorveglianza speciale" con l’obbligo di soggiorno nel comune di dimora

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Il Tribunale di Firenze-Ufficio misure di prevenzione, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Firenze, ha confiscato beni per quasi 5 milioni di euro ed emesso l’obbligo di dimora per il commercialista Evans Capuano. Il Tribunale ha emesso un decreto di applicazione di misura di prevenzione personale della "sorveglianza speciale", con obbligo di soggiorno nel comune di dimora, e confisca dei beni nei confronti del commercialista follonichese. Secondo il procuratore distrettuale Luca Tescaroli, il commercialista era "dedito abitualmente alla commissione di plurimi delitti di natura fiscale, predatoria, come reati di bancarotta e contro il patrimonio, ai danni di persone, e intestazioni fittizie di beni". Sono stati sottoposti a confisca i beni immobili, mobili e società nella disponibilità diretta ed indiretta di Capuano, che si trovano tra le province di Grosseto e Livorno. Si tratta della fase conclusiva delle operazioni inizialmente di sequestro dei beni che erano stati ritenuti proventi dell’attività illecita (per un totale di circa 9 milioni di euro). Il Tribunale di Firenze, dopo aver ritenuto "congrua e corretta" l’operazione effettuata dalla Guardia di finanza di Grosseto, ha autorizzato la confisca di tutti quei beni, tranne quelli che il commercialista aveva acquisito in leasing. Si tratta di beni del valore complessivo di circa 5 milioni di euro: ovvero un appartamento a Scarlino, un magazzino, un appartamento a Porto Azzurro ma anche locali e studi a Follonica. Confiscate anche auto di lusso tra cui una Lamborghini, due Ferrari, una Maserati, una Audi A6, una Bentley, una Lancia Beta e una moto Harley Davidson. Le indagini sono state svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Grosseto. La decisione può comunque essere soggetta a impugnazione. Dopo essere stato condannato a 12 anni per estorsione e truffa, Evans Capuano era stato anche riconosciuto colpevole (condanna a 4 anni) dal Tribunale di Grosseto per un’altra truffa ai danni di un imprenditore dell’Isola d’Elba.