Cala Galera, nuovo look Il porto sarà più green

Importante piano di investimenti della società che gestisce la struttura. Progetti per 15 milioni: fotovoltaico, nuovi servizi e opere di dragaggio

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Un porto più "green" con i nuovi lavori. La Marina di Cala Galera riprende gli investimenti, interrotti due anni fa a causa della querelle legale che ha visto la società contro il Comune. Il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso dell’ente, confermando la validità della "rideterminazione" (e, quindi, non "proroga" come ritenuto dal sindaco Francesco Borghini) della concessione demaniale del porto argentarino, che andrà dunque a scadenza al 2050. Per il porto di Cala Galera si apre così un periodo di ringiovanimento che porterà alla sistemazione di diversi servizi, con una spesa complessiva di circa 15 milioni di euro. Tra i lavori a breve termine, che verranno completati per l’inizio della prossima stagione estiva, c’è l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto delle strutture del molo di sottoflutto, per produrre autonomamente una parte importante dell’energia elettrica del porto. Sta per partire anche un lavoro di efficientamento energetico di tutto il porto che garantirà risparmi sull’erogazione dell’energia elettrica e risponderà alla richiesta di imbarcazioni sempre più importanti. Via anche alla creazione di un nuovo sistema di ricircolo delle acque interne che renderà il porto più eco-sostenibile, mentre sono iniziati i lavori di sostituzione della rete idrica del molo frangiflutti, assieme alla costruzione di nuovi servizi igienici. Riprese inoltre le operazioni di dragaggio all’ingresso del porto per consentire la navigazione delle grandi barche a vela. E partirà la realizzazione di un sentiero naturalistico che passerà tra la scogliera e il monte Filippo, andando a unire Porto Ercole con la Marina stessa, in attesa che il Comune effettui gli espropri dei terreni. È in fase di presentazione il progetto per la ristrutturazione della torre di controllo del porto. "Fiore all’occhiello" sarà inoltre la realizzazione di un parcheggio entro il 2025, mentre i lavori per il consolidamento delle banchine e la sostituzione delle catenarie sono già stati ultimati.

"A causa della controversia con il Comune e, in minima parte, per la pandemia, avevamo dovuto interrompere i lavori – spiega il presidente della Marina, Cesare D’Amico –. Riprendono con un notevole ritardo di quasi due anni, nel momento peggiore per i costi nel mondo dell’edilizia. Senza una situazione certa non potevamo impegnare la società in opere come queste, quindi abbiamo dovuto attendere l’esito favorevole per la rideterminazione della concessione passando per un giudizio al Tar e uno al Consiglio di Stato, entrambi vinti. Non sono lavori di semplice abbellimento, ma servono a una struttura che ha 50 anni. Tra le opere previste sarà inoltre riqualificata la spiaggia di Porto Pertuso".

Andrea Capitani